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Panico in Forza Italia: ecco come Silvio "frega" i big

Carlantonio Solimene
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Torna il richiamo della società civile. Nel corso della riunione della commissione di Forza Italia per la legge elettorale, Silvio Berlusconi - in collegamento via Skype - avrebbe svelato ai big azzurri di voler puntare su imprenditori e altri personaggi del mondo produttivo nelle liste per le prossime politiche. Particolare da non trascurare, il Cav sarebbe intenzionato a posizionare questi "volti nuovi" nel ruolo di capilista. L'unica posizione certa di elezione per un partito come Forza Italia che alla fine potrebbe attestarsi intorno al 15% dei consensi. Questa circostanza ha naturalmente fatto affiorare il nervosimo di tutti i big che temono di essere "rottamati". Una tentazione che Berlusconi avrebbe da tempo, se è vero che in passato aveva più volte fatto trapelare la volontà di inserire un limite di mandati per le candidature al Parlamento. I posti per la società civile sarebbero occuperebbero un terzo del totale dei capilista. Raccontano in FI che uno dei nomi nuovi che Berlusconi sta incontrando sempre più spesso sia il vicepresidente di Confindustria, Francesco Ferri. Ma l'ex presidente del Consiglio da giorni ha intensificato i contatti con molti esponenti provenienti dal mondo delle professioni e dalla società civile. Già in passato erano stati tanti gli imprenditori corteggiati dal Cav, da Alessandro Benetton a Guido Martinetti di Grom. Tra questi, anche Stefano Parisi e Alfio Marchini, poi sostenuti alle comunali rispettivamente di Milano e Roma. Entrambi sconfitti, sono un po' finiti nel dimenticatoio. Ma i precedenti sfortunati non sembrano aver fatto cambiare idea all'ex premier.

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