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Il saluto di Matteo Renzi su Facebook: "Dimissioni vere Torno ad essere un semplice cittadino"

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Per ora è un addio. A Palazzo Chigi, alla poltrona di presidente del Consiglio, alla vita degli ultimi mille giorni. Ma tra le righe si capisce chiaramente che quello postato da Matteo Renzi su Facebook è, in fondo, un arrivederci. Perché il premier ci tiene a sottolineare che le sue sono "dimissioni vere", che nei prossimi giorni tornerà ad essere un "semplice cittadino", ma da bravo scout è già pronto a ripartire.  "Torno a Pontassieve, come tutti i fine settimana - scrive -.  Solo che stavolta è diverso. Con me arrivano scatoloni, libri, vestiti, appunti. Ho chiuso l'alloggio del terzo piano di Palazzo Chigi. Torno a casa davvero". Il premier dimissionario ricorda tutto quello che il suo governo ha realizzato fino alla sconfitta del referendum dello scorso 4 dicembre: "Un giorno sarà chiaro che quella riforma serviva all'Italia, non al Governo e che non c'era nessuna deriva autoritaria ma solo l'occasione per risparmiare tempo e denaro evitando conflitti istituzionali. Ma quando il popolo parla, punto. Si ascolta e si prende atto. Gli italiani hanno deciso, viva l'Italia. Io però mi sono dimesso. Sul serio. Non per finta. Lo avevo detto, l'ho fatto".  "Torno semplice cittadino - prosegue -. Non ho paracadute. Non ho un seggio parlamentare, non ho uno stipendio, non ho un vitalizio, non ho l'immunità. Riparto da capo, come è giusto che sia. La politica per me è servire il Paese, non servirsene. A chi verrà a Chigi dopo di me, lascio il mio più grande augurio di buon lavoro e tutto il mio tifo: noi siamo per l'Italia, non contro gli altri. Ho sofferto a chiudere gli scatoloni ieri notte, non me ne vergogno: non sono un robot. Ma so anche che l'esperienza scout ti insegna che non si arriva se non per ripartire. E che è nei momenti in cui la strada è più dura che si vedono gli amici veri, l'affetto sincero. Grazie a chi si è fatto vivo, è stato importante per me. Ai milioni di italiani che vogliono un futuro di idee e speranze per il nostro Paese dico che non ci stancheremo di riprovare e ripartire. Ci sono migliaia di luci che brillano nella notte italiana. Proveremo di nuovo a riunirle. Facendo tesoro degli errori che abbiamo fatto ma senza smettere di rischiare: solo chi cambia aiuta un Paese bello e difficile come l'Italia. Ci sentiamo presto, amici".  

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