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Facebook, Twitter e Instagram L'addio social di Renzi

Silvia Sfregola
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Tweet, E-news, foto su Instagram, slide e post su Facebook. Manca solo il #matteorisponde a completare la rassegna degli strumenti comunemente utilizzati dal presidente del Consiglio per parlare ai suoi sostenitori e i suoi avversari. Anche nel giorno delle dimissioni, Matteo Renzi non resiste alla tentazione del social media. Eccolo, allora, annunciare l'incontro al Quirinale alle sette di sera con un cinguettio intorno alle tre del pomeriggio: "Legge di Bilancio approvata. Alle 19 dimissioni formali. Grazie a tutti e viva l'Italia". In calce, Renzi appone un link che riporta alle slide dei mille giorni di governo. Passano due ore, arriva la mail del presidente del consiglio. È la consueta E-news, lo strumento utilizzato fin dai tempi di Palazzo Vecchio per commentare l'attualità politica ed aggiornare gli iscritti alla newsletter sugli impegni in agenda e i risultati raggiunti. Renzi spiega le ragioni che lo hanno portato alle dimissioni, la linea del Partito Democratico rispetto al futuro della legislatura. Un anticipo di quello che dirà in direzione del Pd. Infine la fotografia che rimanda a un mezzo di comunicazione che, in mezzo a questo trionfo di social network, appare vetusto: un messaggio scritto a penna, su un foglio intestato della presidenza del consiglio dei ministri. "Ciao a tutti!!! E grazie, Matteo". Una fotografia anticipata da quella pubblicata su Instagram dal portavoce del presidente del consiglio: Renzi appare intento a scrivere, una penna blu in mano e il sorriso di chi si rende conto di non avere più confidenza con la cara, vecchia biro. La enews di oggihttps://t.co/hFKsY8oa4r pic.twitter.com/FHpi1msOks— Matteo Renzi (@matteorenzi) 7 dicembre 2016

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