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Salvini avverte Berlusconi: Vuole candidarsi? Faccia le primarie

Matteo Salvini

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Non ci sta. Non ci sta Matteo Salvini a fare passi indietro e cedere cortesemente il passo al ritorno di Silvio Berlusconi. È stato l'ex premier a lanciare il guanto di sfida spiegando che, dovesse arrivare la sentenza di Strasburgo che lo riabilita politicamente, è pronto a ricandidarsi mettendo fine alle annose discussioni su chi debba essere il prossimo leader del centrodestra (GUARDA IL VIDEO). Ma Salvini non ha affatto gradito. O meglio, spiega intervistato dal Corriere della Sera, "io sarei davvero felice se Silvio Berlusconi uscisse dagli impedimenti e fosse in condizione di ritornare pienamente alla politica. Ne sarei felice per lui e per tutta l'Italia. E sono assolutamente certo che nei prossimi giorni saprà dare un contributo determinante alla campagna per il No, in tv e in tutti i modi in cui sceglierà di farlo". Ma dopo la carota ecco arrivare il bastone: "Detto questo dobbiamo tutti guardare avanti. Non possiamo ripresentarci agli italiani nello stesso modo in cui lo abbiamo fatto sempre. Il che significa che chiunque voglia sfidare il Pd alle prossime elezioni dovrà avere la piena legittimazione degli italiani. Non ci possono più essere leader decisi a tavola o davanti al caminetto". Insomma se Berlusconi pensa di scendere in campo dovrà passare dalle primarie. L'ex premier, in realtà, ha già manifestato i suoi dubbi su uno strumento che, secondo lui, andrebbe regolato per legge. Ma anche su questo Salvini la pensa diversamente: "La legge non c'è. Dunque, dobbiamo trovare una nostra formula, precisa e trasparente". Non solo, aggiunge, dopo il 4 dicembre "tutti quelli che si riconoscono in questa squadra si trovano e mettono giù insieme un programma in dieci punti. Chiari. Semplici. Perché di dubbi si muore".

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