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Referendum Costituzionale, contro il sì ora spuntano anche gli hacker (russi?)

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Ci mancavano solo gli hacker. Il 4 dicembre si avvicina e, col 4 dicembre, si avvicina la fine di una lunga, troppo lunga, campagna elettorale. I sondaggi danno in vantaggio il fronte del No. Matteo Renzi continua a girare come una trottola impazzita su e giù per l'Italia mentre litiga con Bruxelles e fa i conti con la vittoria di Donald Trump. E forse proprio per non sfigurare rispetto ai nostri alleati di Oltreoceano, anche in Italia sono spuntati i pericolosissimi hacker. Russi o non russi non è dato sapere. Fatto sta che hanno preso di mira il comitato Basta un Sì. Che non si lascia sfuggire l'occasione di tirare in ballo Mosca.  "Il Comitato Basta un Sì - si legge in un comunicato - denuncia che il suo sito è stato ripetutamente vittima di hacker. Notizia che si inserisce in un clima di timori e sospetti, che si fanno strada nella Ue, su possibili interferenze russe (a partire dalle azioni sui social network) nelle elezioni di stati membri, dopo il precedente Usa su Trump". Bastaunsi.it sta subendo un attacco hacker. Far tacere una voce non aiuta nessuno. Ma non sarà questo a fermarci pic.twitter.com/8sa7HM8L4r— Basta un Sì (@bastaunsi) 16 novembre 2016 "Stiamo lavorando con l'aiuto di esperti per accertare la responsabilità di questi molteplici attacchi, che saranno denunciati alle autorità di pubblica sicurezza – spiega il Comitato –. Siamo certi che chi opera in questo modo illegale non può avere a che fare con una campagna referendaria condotta nel rispetto delle regole democratiche. Far tacere una voce, infatti, non aiuta le ragioni di nessuno. Comunque, non sarà questo a fermarci: il nostro lavoro per modernizzare e rendere più stabile ed efficiente il Paese andrà avanti".

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