Boldrini: "Gli immigrati sono come i partigiani"

Storace: "Mattarella porti un fiore anche a piazzale Loreto"

«Ci sono Paesi in cui non c'è democrazia. Chi in quei Paesi lotta per la libertà fa esattamente quello che hanno fatto i nostri partigiani». È con un paragone tra i migranti e chi, 70 anni fa, fu protagonista della Liberazione, che la presidente della Camera Laura Boldrini festaggia il suo 25 aprile. Una festa contrassegnata ancora una volta da tanta retorica da parte delle istituzioni. Per il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, che ha deposto una corona all'Altare della Patria, «la Liberazione è stata il punto di connessione della nostra storia», mentre per il presidente del Senato Pietro Grasso bisogna «onorare la Resistenza e chi ci ha donato la libertà». Non sono mancate però le polemiche. Francesco Storace ha invitato il capo dello Stato a favorire davvero la pacificazione del Paese: «Non bastano frasette gettate lì, anche se possono apparire un atto di eroismo verbale nell'Italia infestata dai professionisti dell'antifascismo militante. Chiedere a Mattarella un fiore per piazzale Loreto non è mettere in discussione la democrazia». Il leader della Lega Matteo Salvini, invece, ha attaccato le strumentalizzazioni della sinistra: «Io porto il massimo rispetto per chi combattè 70 anni fa e che se vedesse da chi è rappresentato ora, magari si arrabbierebbe pure» ha detto il segretario del Carroccio, stigmatizzando poi le contestazioni alla Brigata ebraica da parte degli antagonisti al corteo di Milano. Per Giorgia Meloni, leader di FdI-An, «non è stato fatto nessun passo avanti nel tentativo di costruire una memoria storica condivisa, una festa fatta per dividere non per unire. Allora noi voltiamo lo sguardo a un'altra ricorrenza: il 24 maggio. Il giorno in cui ricorre il centesimo anniversario dell'entrata dell'Italia nella Grande Guerra. Perché il 24 maggio, Fratelli d'Italia sarà su tutto il territorio nazionale, a partire dai prati del Piave».