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Roma 2020, il Pdl insorge. Il Pd: scelta responsabile

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Il premier Monti non firma la candidatura di Roma alle Olimpiadi di Roma 2020

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"Delusi e amareggiati". Questo il primo commento del capogruppo Pdl al Senato, Maurizio Gasparri. "Il no alle Olimpiadi 2020 a Roma da parte del governo è una brutta notizia alla quale è difficile rassegnarsi". "Reputo che la rinuncia a sostenere la candidatura di Roma per le Olimpiadi del 2020 sia un grave errore" dice Fabrizio Cicchitto, capogruppo Pdl alla Camera, che aggiunge: "Sappiamo benissimo che le Olimpiadi a seconda di come sono impostate e poi gestite possono essere un fattore di sviluppo o invece di dissipazione di risorse. A nostro avviso esistevano tutte le condizioni perché si verificasse la prima di queste due ipotesi"."Il governo ha preso una decisione meditata, che rispettiamo. L'importante adesso è che questa scelta venga letta come segno di responsabilità e non di sfiducia in noi stessi" ha affermato il segretario del Pd Pier Luigi Bersani. In mattinata molti si erano espressi a favore della candidatura olimpica: dai partiti di maggioranza fino a una lunga schiera di atleti e imprenditori. In testa a questo gruppo il fronte bipartisan del sindaco di Roma e del presidente della Provincia Nicola Zingaretti. E ieri Pdl, Pd e Terzo polo avevano presentato tre mozioni a sostegno. Fuori dal coro di sostegno la Lega. "Sono soldi risparmiati" ha detto l'esponente del Carroccio Matteo Salvini. Non contrari ma con molta circospezione Idv e la Cgil. Il leader Idv Antonio Di Pietro aveva chiesto: "chi paga queste Olimpiadi? E' meglio farle che non farle, ma farle fare a persone pulite e con capitali privati", "perché alla fine i soldi ce li rimette sempre lo Stato". E Susanna Camusso: "i grandi eventi sono stati per le citta' straordinarie occasioni di rilancio ma mi farei la domanda se "la corsa per portare a Roma le Olimpiadi è "la prima delle priorità".

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