Berlusconi: la crisi sarebbe un delitto il governo deve andare ancora avanti

{{IMG_SX}} Il premier dice no "ai governicchi" e definisce una eventuale crisi "un delitto". «Abbiamo il dovere di andare avanti e fare ciò che gli italiani si aspettano da noi. E per questo abbiamo già delineato gli obiettivi che dobbiamo raggiungere entro il termine della legislatura. Sono i famosi cinque punti: la riforma giustizia, il federalismo fiscale, riforma tributaria, rilancio del Mezzogiorno, la sicurezza dei cittadini e l'immigrazione». Afferma il presidente del Consiglio, Siilvio Berlusconi, nel corso di un collegamento telefonico alla Scuola di formazione del Pdl a Gubbio. «Dobbiamo essere orgogliosi dei risultati ottenuti e vogliamo essere orgogliosi, tra tre anni, delle riforme che ci apprestiamo a fare - aggiunge il premier - Sono sicuro che ci riusciremo».   "Siamo sempre stati lontani dai giochi della politica politicante e da questo teatrino insulso e assurdo - spiega il premier -. Abbiamo lavorato anche ad agosto. La sinistra e gli antiberlusconiani vecchi e nuovi non avranno mai la soddisfazione di vedere il nostro concorso nel precipitare l'Italia in una crisi politica con il paese sospeso tra le elezioni anticipate da una parte, e l'ennesimo governicchio tecnico dall'altro". Continua Berlusconi: "'Produrre tutte le chiacchiere e le feste di partito che vogliono, ma non avranno mai la soddisfazione di vedere precipitare l'Italia. Siamo una forza politica che è nata dalla gente e per questo non giocheremo mai al tanto meglio tanto peggio come pur troppo qualcuno sta facendo". "Siamo stabili. Abbiamo i piedi per terra consapevoli delle nostre responsabilità. Il Pdl è il pilastro della nostra democrazia - conclude il premier - In questo periodo di crisi italia ha avuto fortuna di avere governo del fare che ha avviato riforme importanti e coraggiose, che ha avviato la strada cambiamento. Vogliamo passare alla storia come il miglior governo che l'Italia abbia avuto".