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Cossiga: «Test psichico per i magistrati» È polemica. Protesta Oscar Luigi Scalfaro: «Viviamo in un'epoca di continui attacchi ai giudici»

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E si scontra con un altro presidente della Repubblica, il suo successore Oscar Luigi Scalfaro. Materia del contendere: i magistrati. Cossiga propone di sottoporre i candidati al concorso in magistratura ad un preventivo «esame psichiatrico e psico-attitudinale». Il senatore a vota ha anche presentato un disegno di legge in base al quale anche i magistrati già in servizio potrebbero essere sottoposti allo stesso tipo di esame medico. «L'esercizio delle funzioni di magistrato dell'ordine giudiziario, giudice e pubblico ministero - scrive il Cossiga nella relazione al ddl - incide così profondamente e talvolta irreversibilmente su i diritti della persona e sulla sua stessa vita psichico-fisica che particolare equilibrio mentale e specifiche attitudini psichiche debbono essere richieste per la assunzione della qualità di magistrato e per la permanenza nella carriera». Dunque, chi venga dichiarato inabile psichiatricamente o non idoneo psico-attitudinalmente non sarebbe ammesso al concorso. Inoltre, in qualunque momento il Csm, «di sua iniziativa o su richiesta del Ministro della Giustizia, del Procuratore Generale della Repubblica presso la Corte di Cassazione o di un Procuratore Generale della Repubblica presso una Corte d'Appello, può sottoporre qualunque magistrato all'esame psichiatrico e psico-attitudinale». Sarebbero nominato dal Csm i componenti di questa commissione medico-psicologica, il cui giudizio «deve esser valutato, e respinto o approvato, dallo stesso Consiglio Superiore della Magistratura». Chi venga giudicato inabile psichiatricamente o non idoneo psico-attitudinalmente è dichiarato decaduto e collocato in pensione o sospeso dall'esercizio delle funzioni e collocato in aspettativa, al termine della quale è di nuovo sottoposto a visita medico-psicologica». Un paio d'ore dopo aver presentato la proposta ha riferito di aver ricevuto una telefonata anonima da parte di un sedicente magistrato «dopo la trasmissione della relazione del testo del disegno di legge sul modo di risolvere i problemi della capacità mentale e dell'attitudine psichica di coloro che aspirano a diventare magistrati o di coloro che già fanno parte dell'ordine giudiziario». Arriva poi la la protesta di Scalfaro: «È un'epoca di attacchi continui a giudici e magistrati», afferma l'ex Capo dello stato anche lui magistrato. «È un'epoca di sortite con valutazioni antropologiche dissennate. E poi c'è un'ansia, servendosi della forza di una maggioranza che conosce sono l'ubbidienza cieca, una volontà ferrea di sottrarsi ad ogni costo al giudizio del magistrato, a cui un cittadino comune non può invece sottrarsi», dichiara ancora Scalfaro che, pur senza far riferimenti precisi, ha fatto chiare allusioni alle vicende giudiziarie di Silvio Berlusconi e di Cesare Previti. L'ex presidente della Repubblica ha parlato anche di «una maggioranza in certi momenti decisamente servile, che vota con entusiasmo una legge che serve a uno solo, non ad altri...». Scalfaro ha partecipato ad un convegno in ricordo dell'ex capo del pool di Palermo Antonino Caponnetto, morto un anno fa. Alla manifestazione c'erano anche altri magistrati tra i quali Gian Carlo Caselli, Piero Luigi Vigna, Gherardo Colombo, Piero Grasso.

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