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L'auto usata in Italia viaggia col vento in poppa

Cresce il mercato della seconda mano

Tiziano Carmellini
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Oggi tocchiamo un argomento che scotta, soprattutto qui in Italia: l'usato. L'Italia, in quanto a vendita di usato (2 e 4 ruote), non brilla di luce propria e le cause sono molteplici: troppe tasse per il passaggio, scarsa o inesistente certificazione per i mezzi che si acquistano, innaturale svalutazione dei mezzi, dovuta ad un inappropriato utilizzo delle normative Euro. La vera piaga è rappresentata dalla pessima abitudine, di taroccare chilometraggio e tagliandi. Negli USA, se ti beccano a manomettere il contachilometri vai in carcere perché, giustamente, l'errata indicazione dei chilometri percorsi, oltre a modificare il valore dell'auto, non mette il nuovo proprietario in grado di eseguire una corretta manutenzione, con esisti spesso gravissimi, anche per la sicurezza. La disinvoltura nell'utilizzo della classificazione «Euro», per bloccare la circolazione, poi, determina una innaturale svalutazione di mezzi, praticamente nuovi, con la conseguenza che, chi aveva l'abitudine di cambiare l'auto ogni due o tre anni, se la tiene fino a fine corsa ed il parco invecchia (basti pensare che, qui a Roma, si bloccano anche i diesel Euro 6 ed uno che ha acquistato un'auto nuova, magari a 20, 30 mila euro, è costretto a restare fermo, per presunta, potenziale, discutibilissima, pericolosità inquinante). Ma vediamo un po' di numeri, al netto delle minivolture (i passaggi che effettuano i concessionari, in attesa di rivendere il mezzo). Nonostante tutto, questo 2018, in quanto a passaggi di proprietà, sia per le 4 che per le 2 ruote, è partito bene. Parliamo del mese di gennaio, ovviamente, che ha fatto registrare, complessivamente, un +8,4%. Nel dettaglio: le 4 ruote sono cresciute del 13,7% (praticamente, per ogni 100 auto nuove immatricolate, sono state vendute 164 auto usate), per un totale di 269,282 passaggi, contro i 232.848 dello scorso gennaio; molto bene le 2 ruote, che crescono addirittura del 21,9%, 33.859 passaggi, contro i 27.783 dello scorso gennaio. Un indicatore importantissimo, per verificare la salute del mercato, è l'indice delle radiazioni, dei mezzi più vetusti, che vengono cancellati e, quindi, non girano e non inquinano più. Anche le radiazioni, in questo inizio 2018, hanno fatto registrare un deciso incremento: +34% per le auto e + 86,5% per le moto, per una media totale del 39,1%. In totale, il primo mese dell'anno ha radiato 203.134 mezzi, contro i 145.986 dello scorso anno.

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