IL FUTURO DELL'ITALIA
2 Novembre 2016
Matteo Renzi ha già bocciato l'ipotesi. Il referendum costituzionale non verrà rinviato ma si celebrerà, come previsto, il 4 dicembre. Eppure dentro e fuori il Parlamento continua a crescere il partito di coloro che vorrebbero spostare quella data. E quella che fino ad oggi sembrava essere solo un'ipotesi, potrebbe presto trasformarsi in realtà. Due gli elementi che hanno modificato lo scenario. Il primo è il ricorso dell'ex presidente della Corte Costituzionale Valerio Onida sui cui si attende il pronunciamento del tribunale civile di Milano. Onida contesta il quesito referendario e, venissero accolte le sue ragioni, il risultato potrebbe essere quello di un'ordinanza con la quale il tribunale incarica la Consulta di decidere su un possibile "spacchettamento". Tradotto: è difficile che la Corte costituzionale riesca ad esprimere il proprio pronunciamento in un mese, più probabile che se ne riparli in primavera.
Il secondo nodo da sciogliere è quello sollevato dall’ex segretario del Ppi Pierluigi Castagnetti che ha focalizzato l'attenzione sul dramma del terremoto ("Ci sono tre regioni coinvolte. Decine di migliaia di sfollati. Non riesco a immaginare in quali luoghi si possa votare all’interno delle zone terremotate e con quali scrutatori"). Difficile dargli torto. Insomma, anche se il premier non sembra intenzionato a cambiare idea, le sue certezze appaiono sempre meno incrollabili. Al punto che anche il ministro dell'Interno, Angelino Alfano, parlando a Rtl, apre alla possibilità di un rinvio: "Qualora una parte dell’opposizione chiedesse lo spostamento del referendum, mi unirei alla richiesta. Lo dico a livello personale come capo del mio movimento e credo che una richiesta di questo tipo non potrà non essere presa in considerazione". Immediata la reazione di Forza Italia. "In merito all'assurda ipotesi su un fantomatico rinvio del referendum confermativo - dichiara Renato Brunetta - la posizione di Forza Italia è chiara e cristallina: rinviare la consultazione costituzionale sarebbe da folli e irresponsabili". Contraria all'ipotesi anche la Lega.
A chiudere il caso ci pensa Palazzo Chigi. Fonti di governo smentiscono categoricamente l'ipotesi del rinvio del referendum: "Ne è dimostrazione - sottolineano fonti della Presidenza del Consiglio - l'agenda di Renzi che domani sera alle 21 sarà a una manifestazione di campagna elettorale a Padova".
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19:07, 02 Novembre 2016
ne abbiamo avuti tanti di ministri degli interni, ne abbiamo avuti di pessimi ma l'attuale tra casi diplomatici imbarazzanti (Shalabayeva su tutti) invasione incontrollata e coadiuvata, repressione della Capitale e richieste/preghiere/speranze irricevibili sembra voler battere tutti i record
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mauro
mattetti
16:04, 02 Novembre 2016
Certamente NO, NO, NO !!!
Per tutta una serie di ragioni che i MIGLIORI (o se volete, i MENO PEGGIO) hanno spiegato,sul NO. occorre ANDARE A VOTARE ed apporre il segno per sul NO.
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