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Lo smartphone con schermo pieghevole diventa realtà

Tra prototipi e brevetti i big del settore sono pronti a lanciare i display flessibili. Ecco i progetti di Samsung, Apple, Microsoft, Lenovo e Huawei

Alessandro Perrone
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Con i display senza bordi si pensava fossimo arrivati al massimo dello sviluppo tecnologico nel campo degli smartphone. Le differenze di design fra i diversi brand sono ormai sempre più sottili e i big come Apple e Samsung fanno sempre più fatica a differenziarsi dagli agguerriti concorrenti. Eppure c'è ancora un altro passo da fare, impensabile, se non in qualche film di fantascienza, fino a pochi anni fa: nel 2019 potrebbero arrivare i primi smartphone con schermo pieghevole. I rumors sull'argomento si rincorrono ormai da anni, ma negli ultimi mesi le voci si sono fatte più insistenti. C'è chi come Samsung ha scoperto da tempo le proprie carte. Già nel 2013, sul palco del CES di Las Vegas, faceva la sua prima apparizione Youm, un dispositivo con schermo flessibile di cui si sono presto perse le tracce, fra problemi di produzione e difficoltà tecnologiche. Quest'anno, sempre al CES, secondo indiscrezioni riportate dal sito coreano The Investor, ci sarebbe stato un incontro segreto in cui Samsung avrebbe presentato ad alcuni sviluppatori un prototipo quasi completo. Il nome, almeno per ora, del primo smartphone pieghevole dell'azienda sudcoreana è Galaxy X e dovrebbe montare uno schermo da 7,3 pollici piegabile su se stesso. L'esistenza del dispositivo è stata confermata da Dj Koh, capo della divisione mobile di Samsung, e tutto sembra indicare un'uscita a inizio 2019, ma le incognite sono molte, a partire dalla durabilità del dispositivo. Così come sono ancora avvolte nell'ombra le mosse di Apple. L'unica certezza è che anche in California, nel nuovo quartier generale di Apple Park, si ragiona su uno smartphone pieghevole. Diversi infatti i brevetti registrati dall'azienda riguardo possibili soluzioni per rendere flessibile il display di un futuro iPhone, da meccanismi a cerniera a schermi che si srotolano come papiri. Nell'ultimo, scovato dal blog Digital Trends, si parla di batterie in grado di flettersi e che quindi potrebbero essere abbinate a uno schermo flessibile. Ma sembra che Apple non abbia ancora nulla di concreto in mano. A confermarlo ci sono anche le dichiarazioni di Wamshi Mohan, analista di Bank of America Merrill Lynch, che prevede l'arrivo di un melafonino flessibile nel 2020. Gli altri non rimangono certo a guardare. Sempre riguardo la questione brevetti, Huawei ne ha depositato uno qualche giorno fa che mostra un prototipo di smartphone o tablet capace di piegarsi verso l'interno. Lo stesso vale anche per Microsoft, che in segreto sta sviluppando Andromeda, un tablet della famiglia Surface composto da due display uniti da una cerniera. Non proprio a schermo flessibile, ma la direzione rimane quella di ridurre l'ingombro del dispositivo quando non lo si usa. Qualcosa di concreto c'è già, oltre ai rumors e ai brevetti. Lenovo infatti perfeziona da anni Folio, un tablet con schermo ripiegabile verso l'esterno, la cui ultima apparizione risale al TechWorld dello scorso anno. In realtà nulla più di un concept per far parlare di sé durante le fiere, ma di certo Lenovo non vuol farsi trovare impreparata per il futuro. Quel futuro che invece in casa ZTE sembra essere già arrivato. Il loro Axon M è infatti il primo smartphone con schermo pieghevole lanciato sul mercato, disponibile anche in Italia al prezzo di 900 euro. Come il concept di Microsoft, il dispositivo ha due display uniti da una cerniera che permette diverse posizioni. ZTE ha lanciato la sfida, ora non ci resta che attendere qualche anno, o forse qualche mese, per conoscere gli altri sfidanti.

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