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Yahoo ancora nel mirino degli hacker: violati gli account di oltre un miliardo di utenti

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I dati di oltre un miliardo di utenti di Yahoo sono a rischio. Colpa dell'ennesimo attacco hacker che ha colpito l'azienda guidata da Marissa Mayer. E ora il dubbio che la società sia destinata a un rapido e inevitabile declino sta diventando realtà. Soprattutto perché, nel settore della sicurezza e della tutela dei dati sensibili, rivali come Google e Facebook sembrano essere molto più avanti.  Non è la prima volta, infatti, che Yahoo viene colpita dagli hacker. Lo scorso settembre l'azienda rivelò un attacco, risalente alla fine del 2014, che aveva colpito oltre 500 milioni di utenti. Ieri ha superato se stesso comunicando che un anno prima, nell'agosto del 2014, il clienti colpiti furono oltre un miliardo. Insomma il gruppo tecnologico ha superato se stesso diventando vittima dei due attacchi più grandi di sempre. Nel quartier generale di Yahoo sono convinti che "l'incidente" sia "distinto" da quello svelato il 22 settembre scorso. Tuttavia ci sarebbero attività "simili" a quelle degli hacker "sponsorizzati da uno Stato" straniero che sarebbero stati responsabili dell'intrusione annunciata tre mesi fa. Come allora ad essere rubati sono stati nomi, indirizzi di posta electronica, numeri di telefono, date di nascita, password "hashed" e in alcuni casi domande e risposte di sicurezza sia crittate sia non crittate. I dati associati a carte di credito e informazioni legate a un conto corrente bancario sarebbero rimasti al sicuro. Come suo solito l'azienda ha invitato gli utenti a modificare le password e a notare se nei loro account ci siano state attività sospette. Il punto è che Yahoo non è stato capace di identificare come gli hacker si siano infilati nel suo sistema. Non solo. L'ultimo attacco annunciato si è verificato molto tempo fa e nessuno in Yahoo si sarebbe forse accorto di nulla se non fossero state le forze dell'ordine a farsi avanti - come comunicato lo scorso novembre dal gruppo - fornendo dati che un "soggetto terzo" reclamava fossero dell'azienda.  Il mercato non ha preso bene la notizia: il titolo ieri nel dopo mercato ha perso il 2,5%. Non solo, è chiaro che tutto questo avrà un impatto sui piani per la cessione a Verizon degli asset dell'azienda: l'intesa da 4,8 miliardi di dollari decisa lo scorso luglio potrebbe essere destinata a saltare o a essere rivista in termini di prezzo. In gioco ci sono siti come Yahoo Sport, Yahoo Notizie e Yahoo Finanza ma anche il motore di ricerca omonimo, il servizio di email, la piattaforma per immagini Flickr e il blog Tumblr. Il colosso americano delle tlc ha detto che "rivedrà l'impatto" dell'intrusione illecita, di cui è stato informato qualche settimana fa. Già a settembre, Verizon aveva spiegato di avere "basi ragionevoli" per rinegoziare o rinunciare all'accordo.

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