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SparkleDAY 2018, torna a Roma la festa delle bollicine italiane

Trecento etichette schierate all'Hotel Westin Excelsior di via Veneto

Valentina Conti
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Appassionati enogastronomici e amanti del buon vino unitevi. Domani si apre l'attesissimo appuntamento romano di SparkleDAY 2018, l'evento arrivato alla sua decima edizione  promosso dalla rivista Cucina & Vini e aperto a tutti, esperti e semplici fautori del settore. 300 etichette schierate all'Hotel Westin Excelsior di via Veneto. Nella strada della “Dolce Vita” capitolina, in scena un grande banco d'assaggio, unico nel suo genere, che riunirà 70 aziende top provenienti dall'intera Penisola, compresi i principali distretti spumantistici del Belpaese e quelli emergenti, per celebrare il Made in Italy enologico. Un fenomeno in ascesa che solo sul fronte delle esportazioni nel 2016 ha fatto registrare un giro d'affari di 1,2 miliardi di euro per 450 milioni di bottiglie vendute. Come di consueto, la kermesse si aprirà con la presentazione di Sparkle 2018, la guida edita da Cucina & Vini che da sedici anni fotografa il mondo degli spumanti secchi in Italia, e proseguirà con la premiazione delle ambite “5 Sfere”. “Anche quest'anno - commenta Francesco D'Agostino, direttore di Cucina & Vini e curatore di Sparkle – offriamo ai winelover un'imperdibile occasione per conoscere da vicino il fantastico mondo delle bollicine. Ma soprattutto trasformiamo Roma per un giorno nella Capitale dello sparkling italiano d'eccellenza, un comparto che più di tutti cresce sul fronte della qualità e della quantità. Il sistema Prosecco, ad esempio, viaggia verso il mezzo miliardo di bottiglie, mentre la nuova Garda Spumante Doc prevede di arrivare in tempi brevi a certificare oltre venti milioni di bottiglie”. “Dal 2003 – aggiunge D'Agostino – abbiamo assistito ad una vera escalation dei consumi totali nel mondo, passati da 1,18 miliardi di litri nel 2003 a 1,54 dieci anni”. Non è tutto. Spazio all'interno dell'iniziativa pure a quattro postazioni food, dedicate rispettivamente al pesce (crudi, ostriche, insalate di mare, fritti), alla pasta, alle bontà della cucina siciliana (Kebab di pesce spada, la caponata, il cannolo siciliano e la cassata) e al binomio salumi-formaggi, da affiancare immancabilmente alle etichette in degustazione. Prosit!

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