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Nasce Vigne di Roma, un capitale di vino

Paolo Zappitelli
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Mettersi insieme per far conoscere i vini del Lazio. Il progetto è portato avanti da un gruppo di produttori che si sono uniti sotto un nome che dovrebbe essere già evocativo . Nome che non nasce a caso visto che da una ricerca il nome della capitale è il brand più conosciuto al mondo dopo la Ferrari e la Coca Cola. L'idea è quella di risolvere il problema che da sempre affligge e cruccia i produttori della regione: non essere conosciuti fuori del territorio di appartenenza ma, addirittura, essere anche nei ristoranti di Roma e del Lazio. Per questo tra i primi obiettivi è quello di essere inseriti nelle carte dei vini dei locali dove spesso, invece, vengono privilegiate cantine di altre regioni. Ma il Lazio ha pagato, fino a oggi, anche la tendenza a togliere vitigni autoctoni per impiantare quelli internazionali, più conosciuti e quindi anche più facili da commercializzare. Ora, tra i produttori che hanno aderito, c'è invece l'impegno a cambiare e a privilegiare le piante che sono originarie della zona. Quattordici le aziende vinicole che hanno aderito al progetto: Marco Carpineti, Casale del Giglio, Casale della Ioria, Castello di Torre in Pietra, Cincinnato, Consoli, Famiglia Cotarella, Federici, Donato Giangirolami, Papalino, Poggio Le Volpi, Principe Pallavicini, Tenuta Sant'Isidoro, Terre di Marfisa. Quattordici cantine che rappresentano tutte le province e soprattutto le specificità di ogni zona. 

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