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Sulle coste del Lazio incroci sfiziosi tra piatti di terra e sapori di mare

Giuseppe Grifeo Atmosfera particolare nella parte costiera più meridionale del Lazio. Gaeta, Sperlonga e Terracina testimoniano la presenza di antichi insediamenti, del matrimonio dell'uomo con il...

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Atmosfera particolare nella parte costiera più meridionale del Lazio. Gaeta, Sperlonga e Terracina testimoniano la presenza di antichi insediamenti, del matrimonio dell'uomo con il mare fonte di lavoro, cibo e ispiratore di ottimi piatti. Gaeta centro di storie leggendarie scritte da Strabone, Diodoro Siculo, Virgilio, Dante Alighieri, fra pescatori fenici e spartani che indicavano l'ampia insenatura con il termine Kaietas, gli Argonauti e Aietes, padre di Medea figlia di Circe. O Caieta, nutrice di Enea che qui la seppellì nel suo viaggio verso la foce del Tevere. Sperlonga , appena più a nord lungo la costa, inserita nell'associazione dei Borghi più belli d'Italia, è nata probabilmente grazie a coloni spartani che la fondarono come Amyclae, fiorita durante l'impero romano e celebre per la Villa di Tiberio che dominava sulle centinaia di altre ville romane. Infine Terracina , dominata da Monte Sant'Angelo, dove sorgeva l'Acropoli, con i resti dell'antico santuario di Giove Anxur e una vista spettacolare verso il mare, il complesso monumentale del Foro Emiliano. A Gaeta la trasparenza del mare incontra le «Trasparenze DiVino» (Lungomare Caboto-Piazza Conca - www.trasparenzedivino.it) ristorante dove il titolare, Christian Rosato, appassionato di alta cucina e la chef Lucia Fiorentino creano un menu che parte da materie prime locali e non solo, dall'unione di tradizione e innovazione per portare in un piatto riconoscibilità e sorpresa. Vini e distillati sono curati da Emanuele Nocella (sommelier Ais). Segnalato da Bibenda e Gambero Rosso. Alcuni esempi: Mezzi paccheri in genovese di cervo e scaglie di Castelmagno; Linguine al granchio e porro ; Tortino di tonno e melanzane. «Da Fausto» a Sperlonga è l'altro appuntamento col gusto, su una collina che sovrasta la cittadina, il golfo e per sfondo il Circeo (via Fontana della Camera - www.dafausto.it). In cucina lo stesso Fausto Ferrante coadiuvato dalla Zia Anna. La sala gestita da Michela, sommelier e responsabile cantina. Alcune creazioni al piatto: Pomodoro «Torpedino» (dalle campagne di Fondi e Sperlonga) per una caprese di mare, abbinandolo, una volta passito in forno, con la mozzarella di Bufala e l'acciuga in cugnetta; Spaghettone alla carbonara di mare, con ventresca di ricciola, salsa di pomodoro giallo e pecorino romano; Gelato al Sedano Bianco di Sperlonga (quest'ultimo, marchio Igp). Ultima tappa a Terracina alla «Bottega Sarra» , in via San Francesco Nuovo (www.bottegasarra.it), lungo la panoramica verso il tempio di Giove Anxur. Alla guida del locale, Luigi Sarra, la moglie Mimma e il figlio Oreste, eredi di una tradizione familiare nata nel 1932. Qui si preparano leccornie come le Fettucce con ragù di mortadella, funghi chiodini, sfoglie di formaggio di grotta; gnocchi di cacao con vongole veraci, righelli di carote e aneto ; filetto di fragolino con patate, ostriche e carote al ginger; saltimbocca di pesce con peperoni e basilico in salsa all'aglio; carrè di maiale al profumo di lime e salvia con cubetti di polenta fritta.

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