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"La Francia ha destabilizzato il Mediterraneo"

Parla Aleksandr Avdeev, ambasciatore della Russia presso la Santa Sede

Massimiliano Lenzi
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«I rapporti bilaterali con il Vaticano marciano bene, grazie soprattutto alle buone relazioni personali tra Papa Francesco e il presidente Vladimir Putin. Le loro posizioni sono vicine sui grandi problemi internazionali, il Medio Oriente, la Siria, l'Europa, la Libia, il tema dei migranti». A parlare in questa intervista a Il Tempo - a pochi giorni dal voto in Russia che ha riconfermato la leadership di Vladimir Putin - è Aleksandr Avdeev, l'ambasciatore russo presso la Santa Sede, a Roma. Ambasciatore, cominciamo dal voto in Russia. Adesso cosa cambierà? «Mi lasci dire innanzitutto che il 68% di affluenza è la più alta partecipazione nella Russia post-sovietica. Putin ha avuto il 77% dei voti, una cifra impressionante. Il voto, come hanno riconosciuto gli avversari politici e gli osservatori internazionali, si è svolto in modo onesto e trasparente. Con una cosa inaspettata: in Crimea, la partecipazione al voto è stata del 72,7% e Putin ha ottenuto il 92,5% di voti. Questo dato è molto importante soprattutto per l'Unione Europea che aveva criticato il referendum in Crimea. Di fatto, in Crimea, è come se si fosse tenuto un secondo referendum... SE VUOI CONTINUARE A LEGGERE CLICCA QUI

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