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Ultimatum di Madrid alla Catalogna: 5 giorni per chiarire o stop all'autonomia

Catalogna, la Polizia Nazionale rinforza la vigilanza

Davide Di Santo
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Il governo spagnolo dà l'ultimatum alla Catalogna. Nella richiesta che attiva l'articolo 155 della Costituzione, quello che prevede misure straordinarie per piegare con la forza una comunità autonoma al rispetto della legge, il premier Rajoy ha dato cinque  giorni (fino a lunedì) al presidente catalano Carles Puigdemont per confermare se ha dichiarato o meno l'indipendenza della Catalogna. Il governo catalano inoltre ha tempo fino a giovedì prossimo per rettificare l'eventuale proclamazione secessionista ed evitare l'applicazione dell'articolo 155, mai adottato da 40 anni a questa parte. Entrambe le scadenze sono contenute nella richiesta approvata dal consiglio dei ministri e che è stata consegnata alla Generalitat di Barcellona. La fine della seconda scadenza, quella di giovedì, segnerà l'inizio dell'attivazione del controverso articolo 155.  "I governanti della Catalogna hanno portato avanti un attacco sleale e pericoloso alla Costituzione, all'unità della Spagna", contro "le istituzioni e la convivenza pacifica dei cittadini", "qualcosa che nessun governatore responsabile dovrebbe permettere", ha dichiarato il premier spagnolo Mariano Rajoy, al Congresso.  Il capo del governo ha respinto la "mediazione" sollecitata più volte dal governo della Generalitat. "Non c'è mediazione possibile fra la legge democratica e la disobbedienza o la illegalità", ha esclamato Mariano Rajoy dopo aver apprezzato "le buone intenzioni" dei mediatori che si sono offerti negli ultimi giorni. Oltre ad offrire un dialogo e a scartare la mediazione, Rajoy non ha evitato di sottolineare il "momento grave che vive la democrazia" spagnola puntando il dito contro l'independentismo, colpevole della situazione attuale: "I governanti della Catalogna hanno compiuto un attacco sleale contro la Costituzione, lo Statuto e la convivenza". Il momento è di estrema delicatezza. Il presidente separatista catalano, Carles Puigdemont, aveva detto di essere disposto ad avviare un dialogo "senza condizioni" con il governo spagnolo. In una intervista alla Cnn, ripresa dal sito di El Pais, il leader catalano ha sottolineato che in un momento della "massima importanza" intende "sedersi e discutere" con l'esecutivo del premier Mariano Rajoy. Puigdemont propone un tavolo di negoziati con due persone di ciascuno esecutivo da cui emerga un accordo "semplice, che designi un mediatore, per esempio". Puigdemont ha osservato che in Catalogna "la maggioranza della gente vuole uno Stato indipendente" e vuole affrontare la questione "in accordo con lo Stato spagnolo".

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