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Columbus Day e statue: nel mirino le origini italo-americane

A New York decapitato il busto di Colombo

Silvia Sfregola
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Dalla Guerra di secessione alla 'scoperta' dell'America. I monumenti sono entrati nel mirino di chi li considera un ingiusto tributo a momenti cruenti della storia americana. Una statua di Cristoforo Colombo è stata vandalizzata nel Queens, solo due giorni dopo che un busto dell'esploratore è stato decapitato a Yonkers, nello Stato di New York. "Non onorare il genocidio, abbattilo", la scritta comparsa sul piedistallo. Martedì, invece, a Yonkers sono stati trovati i resti di una statua in gesso al Columbus Memorial Park, rotta in due. Episodi che seguono altri simili a Baltimora, Houston e Buffalo. Il caso di Charlottesville, in Virginia, dove all'inizio di agosto i surprematisti bianchi hanno dato vita a proteste per la rimozione di una statua del generale Lee, ha innescato un processo alla storia accompagnato da una tendenza iconoclasta. Nel mirino è finito anche Cristoforo Colombo, 'accusato' di aver dato il la all'oppressione dei nativi americani. Il sindaco di New York, Bill de Blasio, ha annunciato una revisione di "tutti i simboli dell'odio" della città e ordinato una commissione per individuare, e nel caso rimuovere, i casi controversi. Colombo è infatti 'accusato' di aver causato la tortura, mutilazione e morte dei nativi da governatore dei Caraibi. Il Consiglio comunale di Los Angeles ha deciso di sostituire il Columbus Day, tradizionalmente celebrato il secondo lunedì di ottobre, con il Giorno dei popoli indigeni, l'Indigenous Peoples Day, con buona pace degli italo-americani che hanno criticato la cancellazione di "una parte chiave della loro storia". Una decisione non isolata, che segue quella già presa in Alaska, Vermont, a Seattle, Albuquerque, San Francisco e Denver. "Anche se la sostituzione del Columbus Day a Los Angeles è considerata una perdita per noi della comunità italo-americana, può anche essere considerata una vittoria, dato che un governo democratico stabilito dai nostri padri fondatori è quello che noi tutti intrinsecamente celebriamo come americani?", sottolinea l'organizzazione Federated Italo-Americans of Southern California. La democrazia, insomma, sarebbe la vera "eredità" di Cristoforo Colombo.

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