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Schiaffo repubblicano a Trump, ritirata la riforma che cancellava Obamacare

Donald Trump

Katia Perrini
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Una battuta d'arresto inaspettata a Donald Trump è arrivata oggi dal Congresso a maggioranza repubblicana: il progetto di riforma sanitaria che avrebbe dovuto sostituire l'Obamacare, una delle maggiori promesse elettorali di Trump, è stato ritirato prima dell'arrivo in aula per la mancanza dei voti necessari all'approvazione. Un drappello di deputati repubblicani, infatti, ha fatto sapere che non avrebbe votato a favore della riforma, impedendo così di raggiungere i 216 voti necessari per l'approvazione. Dopo un disperato lavoro di convincimento durato per tutta la giornata, e nonostante l'ottimismo mostrato dal portavoce Sean Spicer a poche ore dal voto, la Casa Bianca si è dovuta alla fine arrendere. «Abbiamo fatto tutto quello che potevamo», ha ammesso Spicer, ma «non si può costringere la gente a votare, non è una dittatura». Trump ha contattato lo speaker della Camera Paul Ryan e gli ha chiesto di fermare il voto per evitare una sconfitta annunciata. «È una giornata deludente per noi», ha commentato lo stesso Ryan in conferenza stampa. «Ci siamo arrivati vicino, ma questa non è la fine della storia», ha aggiunto il deputato, che però ha ammesso di non conoscere quali saranno i prossimi passi del governo in materia sanitaria. Trump ha dichiarato al Washington Post che il disegno di legge non sarà riproposto nel prossimo futuro, e che vuole vedere se i democratici, compatti nel dire no alla sua proposta, saranno disponibili a discutere con lui una nuova riforma sanitaria. «Dovremo convivere con l'Obamacare nel futuro prossimo», ha ammesso lo speaker della Camera, «penso che stiamo facendo un favore agli autori della riforma sanitaria di Obama. Sono certo che ora festeggeranno, ma non possono prevedere quanto le cose posso peggiorare in futuro». Dall'altra parte la leader dei deputati democratici Nancy Pelosi ha esultato: «Oggi è una grande giornata per il nostro Paese, una vittoria per l'Obamacare e il popolo americano». Donald Trump ha parlato ai giornalisti dallo studio ovale: «Siamo arrivati molto vicini all'approvazione. Ora voglio una riforma sanitaria che sia ottima per il popolo americano. Così, sono convinto, avremo anche l'appoggio dei democratici. La prossima volta faremo meglio». Il presidente Usa ha comunque fatto i complimenti alla sua squadra e al vicepresidente Mike Pence per il lavoro svolto. «Sono convinto che l'Obamacare esploderà», ha concluso. Resta così in vigore l'Affordable Care Act approvato dal governo di Barack Obama nel 2010, che Donald Trump aveva più volte promesso di cancellare durante la campagna elettorale. Il rischio per il presidente americano è che il fallimento possa mettere in dubbio anche la sua capacità di far passare altre misure chiave nella sua agenda, dai tagli fiscali agli investimenti sulle infrastrutture, in un Congresso a maggioranza repubblicana, ma che Trump non sembra in grado di controllare. Un nuovo schiaffo, dopo quello arrivato dai giudici di diversi stati che hanno bocciati il "Travel ban" per i cittadini in arrivo da 8 Paesi musulmani.

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