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Addio a John Glenn, il marine primo americano nello spazio

John Glenn in una recente foto, alle sue spalle lui stesso ai tempi dell'impresa spaziale

Nel 1962 fu la risposta Usa al volo del sovietico Gagarin. Tornò in orbita con lo Shuttle a 77 anni

Antonio Angeli
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Era l'immagine del perfetto eroe statunitense: pilota dei marine, modesto e generoso. E fu, nel 1962, il primo americano nello spazio. Ieri, a 95 anni è morto John Glenn, una leggenda vivente dell'epoca dei pionieri dello spazio. Fu il primo del primo gruppo di piloti selezionati dall'appena nata Nasa per affrontare la sfida con l'Unione Sovietica che, il 12 aprile 1961 scolpì nella storia il nome del primo uomo ad essere uscito dall'atmosfera terrestre: Jurij Gagarin. Glenn, nato nel 1921, iniziò la sua carriera come ufficiale nel Corpo dei Marine. Nel 1941, mentre frequentava l'università, in seguito al bombardamento giapponese di Pearl Harbor si arruolò come pilota partecipando alla campagna delle isole Marshall. Prese parte anche alla guerra di Corea, al termine della quale divenne pilota collaudatore, stabilendo diversi record di velocità.  Negli anni Cinquanta, divenne popolarissimo, partecipando a numerose trasmissioni televisive, finché venne arruolato nel 1960 tra i Mercury Seven, i primi sette astronauti della Nasa destinati al Programma spaziale Mercury. Fu lanciato il 20 febbraio 1962 nella missione Mercury-Atlas 6 e divenne così il primo statunitense a entrare in orbita attorno alla Terra, rimanendo 4 ore e 55 minuti nello spazio. Il tenente colonnello completò tre orbite intorno al pianeta. Glenn tornò nello spazio poi nel 1998 a 77 anni, a bordo dello Shuttle, conquistando così il titolo di più anziano astronauta nello spazio.  "Con la morte di John la nazione ha perso un suo simbolo", ha detto il presidente uscente, Obama. Per il presidente eletto, Trump, "Glenn è stato un eroe che ha ispirato generazioni di futuri esploratori". A John Glenn diede il volto al cinema  Ed Harris, nel film "Uomini veri", tratto dal libro di Tom Wolfe "La stoffa giusta" (The Right Stuff), uscito nel 1979. Glenn svolse anche a lungo attività politica. Avvicinandosi all'idea politica dei Kennedy, nel 1964 lasciò la Nasa per candidarsi per il Partito democratico. Fu eletto senatore per lo Stato dell'Ohio restando in carica per quattro mandati, nel 1974, 1980, 1986 e 1992. Nell'84 tentò anche la strada della Casa Bianca, cercando la nomination dei democratici, ma si ritirò presto, sconfitto dall'ex vicepresidente Mondale.

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