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Fiamme al rave party illegale in California, si temono 40 morti. Anche stranieri

Katia Perrini
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Sono 25 le persone che mancano ancora all'appello dopo l'incendio a un rave concerto del gruppo «100% Silk» in un magazzino di due piani usato come studio e abitazione da diversi artisti di un collettivo di Oakland, in California (lo spazio è noto come l'Oakland Ghost Ship) in cui hanno perso la vita, queste sono le vittime accertate fino a ora, nove persone. Lo ha reso noto la responsabile dei vigili del fuoco di Oakland Teresa Deloach Reed precisando che si sta ancora indagando sulle cause della tragedia ma sembra che l'edificio fosse privo di rilevatori di fumo e di sistemi anti incendio a pioggia. L'allarme è scattato poco prima della mezzanotte di venerdì. Alla festa partecipavano 50-100 persone. Le vittime potrebbero salire fino a 40, ha spiegato un portavoce dello sceriffo della contea di Alameda. Intanto Facebook ha attivato il safety check per la tragedia avvenuta durante l'evento di musica elettronica sulla 31st Avenue. Il safety check è lo strumento con cui chi ha un profili Facebook e si trova nei pressi di un evento tragico (terremoto, attentato, incendio...) può comunicare a tutti i suoi contatti di essere al sicuro.  E c'erano anche "alcuni stranieri" tra le persone che hanno partecipato al rave party illegale. Lo riferisce il portavoce dell'ufficio dello sceriffo della contea di Alameda, Ray Kelly, citato dal Lowell Sun. Nella contea sorgeva quello che in realtà era una sorta di deposito trasformato in studio musicale, dove ieri sono divampate le fiamme. Nel locale era in corso il concerto di un gruppo elettronico, i Golden Donna. Le fiamme si sono sviluppate alle 23,30 locali (le 9,30 in Italia) e sono state domate solo nelle prime ore del mattino. Il capo dei vigili del fuoco ha spiegato che la maggioranza delle vittime è stata trovata al secondo piano della struttura. Le cause dell'incendio non sono state ancora accertate: "Stiamo ancora conducendo una ricerca approfondita nei resti dell'edificio perché non conosciamo ancora il potenziale numero (complessivo) delle vittime" ha chiarito Reed aggiungendo che il locale - in realtà uno studio musicale privo di autorizzazioni - non aveva uscite di sicurezza, ulteriore elemento che ha aggravato il bilancio, ancora provvisorio.

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