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Elezioni 2018, alle 23 l'affluenza sfiora il 74%

Il presidente Mattarella vota a Palermo

Davide Di Santo
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Si sono aperte questa mattina alle 7 le 61.552 sezioni elettorali dove gli italiani si sono recati per rinnovare il Parlamento della Repubblica. Due le schede: una "rosa" per la Camera dei Deputati, l'altra "gialla" per il Senato. Possono esprimere il loro voto per il Senato soltanto gli elettori che hanno compiuto 25 anni. Gli elettori sono complessivamente 50.782.650, di cui 46.663.202 hanno diritto a votare anche per il Senato. In Lazio e Lombardia si vota anche per il rinnovo dei consigli regionali e per l'elezione diretta del presidente della Regione.  L'AFFLUENZA Quando sono pervenuti i dati di duemila comuni su quasi ottomila, l'affluenza - del tutto parziale - registrata alla chiusura delle urne alle 23 è oltre il 73%. Alle 19 aveva votato alle Politiche il 58,4% degli aventi diritto secondo quanto riporta il sito del Ministero dell'Interno. Alle 12 aveva votato il 19,4%. Nelle passate elezioni politiche del 24 febbraio 2013, alla stessa ora, aveva votato il 46,6% degli aventi diritto, ma va ricordato che la consultazione si svolgeva in due giorni. Il dato è invece in linea con quello segnato alle 19 in occasione del Referendum costituzionale che chiuse poi con una partecipazione del 68,48%. Per quanto riguarda le Regionali, l'affluenza è pari al 50,89% nel Lazio e al 59,24% in Lombardia. COME SI VOTA La nuova legge, spiega prevede un sistema elettorale misto sia alla Camera che al Senato: un terzo dei seggi è assegnato con il sistema maggioritario e due terzi con il sistema proporzionale. Con il sistema maggioritario in ciascun collegio viene eletto un solo candidato: quello che ottiene più voti. Con il sistema proporzionale a ciascuna lista o coalizione di liste sono assegnati i seggi in proporzione ai voti ottenuti, calcolati a livello nazionale e poi redistribuiti nelle singole circoscrizioni territoriali. Ogni candidato che concorre con sistema maggioritario è identificato sulla scheda elettorale perché il suo nome è scritto dentro un rettangolo che non presenta simboli ed è collocato in alto rispetto alla lista o alle liste collegate. Ogni lista o coalizione di liste è collegata a un solo candidato. Con il sistema maggioritario sono assegnati 232 seggi alla Camera e 116 seggi al Senato. L'assegnazione dei restanti seggi del territorio nazionale (386 alla Camera e 193 al Senato) avviene con il metodo proporzionale in collegi plurinominali. Per l'elezione della Camera possono votare i cittadini che alla data di domenica 4 marzo hanno compiuto diciotto anni; per l'elezione del Senato possono votare i cittadini che alla data di domenica 4 marzo hanno compiuto il venticinquesimo anno di età. Per l'elezione della Camera dei deputati la scheda è rosa. Per l'elezione del Senato della Repubblica la scheda è gialla. I BIG AL SEGGIO  E' iniziata la parata di big che si sono recati ai seggi a votare. Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha votato a Palermo stamattina attorno alle 8,35 nella scuola Giovanni XXIII del quartiere Libertà. Nel capoluogo regionale siciliano si sono registrati dei ritardi nell'apertura di alcuni seggi per un errore nella stampa e nella consegna delle schede elettorali a Palermo in più di 200 sezioni. "Mi preoccupa che a Palermo alcuni seggi siano ancora chiusi in attesa di ricevere le schede elettorali corrette. Nel giorno più importante di una democrazia, quello delle Elezioni, sono ritardi ed errori inaccettabili, che spero non scoraggeranno la partecipazione dei cittadini". È stato il commento in una nota stamattina attorno alle 8 del Presidente del Senato e leader di LeU Pietro Grasso.Voto nella capitale per il premier Paolo Gentiloni dove al seggio lo attendeva una grande folla di telecamere e fotografi.Il segretario del Pd Matteo Renzi ha votato questa mattina alle 9,22 a Firenze al seggio del liceo classico Macchiavelli, in Borgo Santo Spirito. Renzi, arrivato a piedi insieme alla moglie Agnese Landini e alla segretaria metropolitana del Pd fiorentino Caterina Biti, ha stretto la mano agli scrutatori e al presidente di seggio e, dopo aver chiesto spiegazioni sul meccanismo antifrode delle schede elettorali e dopo aver espresso il suo voto, ha salutato dicendo: "Scusate il disturbo". Il segretario dem, prima di allontanarsi, ha annunciato "seguirò i risultati a Firenze dalla sede del Pd metropolitano e andrò a Roma domattina". Salvini voterà nel capoluogo lombardo nel pomeriggio, nel seggio di via Martinetti 25, come del resto anche Silvio Berlusconi che torna alle urne della sua Milano (11.30 in via Scrosati) dopo una breve parentesi di voto nella capitale. Il Cav aveva infatti trasferito la residenza a palazzo Grazioli nel 2013 dopo la condanna per frode fiscale nel processo Mediaset. A Roma il Cav aveva partecipato alle Elezioni amministrative per la scelta del sindaco della Capitale, e poi per il Referendum costituzionale del 4 dicembre 2016.Berlusconi, aspetterà, come è consuetudine, i risultati a Villa San Martino e non è detto che si muova da Arcore.Giorgia Meloni trascorrerà la giornata a casa, con la figlia Ginevra, e andrà a votare alle 12 presso il seggio di Viale Beata Vergine del Carmelo 75. In serata dovrebbe invece raggiungere il suo comitato elettorale per seguire lo spoglio elettorale in Via Malfante 83 (zona Garbatella). Luigi Di Maio dovrebbe votare nella sua Pomigliano D'Arco (Na), l'appuntamento in mattinata all'Istituto Sulmona Leone, e come annunciato in tv passerà la giornata e parte della serata in famiglia per poi raggiungere il comitato del Movimento 5 Stelle a Roma. Beppe Grillo invece non si dovrebbe spostare da Genova, dove si trova il suo seggio elettorale a Sant'Ilario.Per Pietro Grasso, leader di Liberi e Uguali, voto previsto a Roma nella scuola in viale Tintoretto. Il comitato elettorale di Leu sarà allestito a Trastevere, dove molto probabilmente i big transiteranno quando lo spoglio sarà a buon punto. Attesi altri vip alle urne anche Pier Luigi Bersani, che voterà in provincia di Piacenza, e Massimo D'Alema che invece lo farà a Roma. In casa Leu cambiamento anche per Laura Boldrini, che ha spostato la sua residenza a Milano, e si recherà nel seggio del Liceo Classico Berchet, (Via della Commenda 26) in mattinata. La Sottosegretaria alla Presidenza del Consiglio Maria Elena Boschi, toscana, dovrebbe votare a Bolzano dove è candidata. IL TAGLIANDO ANTIFRODE Ogni scheda è dotata di un apposito tagliando rimovibile, 'tagliando antifrode', dotato di un codice progressivo alfanumerico, che sarà annotato al momento dell'identificazione dell'elettore. Espresso il voto l'elettore consegna la scheda al presidente del seggio. E' il presidente che stacca il 'tagliando antifrode' e, solo dopo aver verificato la corrispondenza del numero del codice con quello annotato al momento della consegna della scheda, la inserisce nell'urna. COME E' FATTA LA SCHEDA Ciascuna scheda - in un rettangolo - ha il nome e il cognome del candidato nel collegio uninominale. Nel rettangolo o nei rettangoli sottostanti, sono riportati il simbolo della lista o delle liste, collegate al candidato uninominale, con a fianco i nomi e i cognomi dei candidati (da un minimo di 2 a un massimo di 4) nel collegio plurinominale, secondo il rispettivo ordine di presentazione. L'elettore potrà votare apponendo un segno sulla lista prescelta e il voto si estenderà anche al candidato uninominale collegato; oppure potrà apporre un segno su un candidato uninominale e il voto si estenderà alla lista o alle liste collegate in misura proporzionale ai voti ottenuti nel collegio da ogni singola lista. Il voto è valido anche se si appone il segno sia sul candidato uninominale che sulla lista o su una delle liste collegate; non è possibile il voto disgiunto, cioè votare un candidato uninominale e una lista collegata a un altro candidato uninominale. E' vietato scrivere sulla scheda il nominativo dei candidati e qualsiasi altra indicazione. Nella regione Valle d'Aosta (per la Camera e per il Senato) l'elettore esprime il voto tracciando con la matita un segno sul contrassegno del candidato prescelto o comunque nel rettangolo che lo contiene. QUANTI ITALIANI AL VOTO Gli elettori sul territorio nazionale, sulla base dei dati riferiti al quindicesimo giorno antecedente la data delle elezioni, sono, per la Camera dei Deputati, 46.604.925, di cui 22.430.202 maschi e 24.174.723 femmine, per il Senato della Repubblica 42.871.428, di cui 20.509.631 maschi e 22.361.797 femmine, che eleggeranno 618 deputati e 309 senatori. Le sezioni saranno 61.552. Gli elettori della circoscrizione estero, sulla base dei dati dell'apposito elenco definitivo, sono, per la Camera dei Deputati 4.177.725, e per il Senato della Repubblica 3.791.774, ed eleggeranno, rispettivamente, 12 deputati e 6 senatori. COME RICHIEDERE LA TESSERA ELETTORALE Il Ministero dell'interno ricorda che gli elettori, per poter esercitare il diritto di voto presso gli uffici elettorali di sezione nelle cui liste risultano iscritti, dovranno esibire, oltre ad un documento di riconoscimento valido, la tessera elettorale. Chi avesse smarrito la propria tessera, potrà chiederne il duplicato agli uffici comunali, che a tal fine saranno aperti da martedì 27 febbraio a sabato 3 marzo, dalle ore 9 alle ore 19, e domenica 4 marzo, giorno della votazione, per tutta la durata delle operazioni di voto. Gli elettori sono invitati a voler verificarese siano in possesso di tale documento e, in mancanza, a richiedere al più presto il rilascio del duplicato, evitando di concentrare tali richieste nei giorni di votazione.

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