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Si può andare in pensione 7 anni prima

Spunta la norma che allunga il periodo per l'uscita anticipata. Serve l'ok dell'azienda che paga l'assegno e i contributi figurativi all'Inps

Filippo Caleri
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Mentre l'età per uscire dal lavoro si allontana inesorabilmente ed è ormai fissata a 67 anni (così ha deciso il governo con il suo emendamento alla legge di Bilancio) si apre una piccola porta di uscita per chi è comunque vicino al traguardo ma rischia di perdere il lavoro prima. Gli accordi tra azienda e lavoratori in esubero per accompagnarli fino alla maturazione dei requisiti per l'assegno previdenziale passa da quattro a sette anni. Ciò significa che il prepensionamento nelle aziende in crisi può scattare a 60 anni. La misura è contenuta nel pacchetto pensioni, inserito nel ddl bilancio durante l'esame della commissione Bilancio del Senato. E interessa i datori di lavoro che impieghino mediamente più di 15 dipendenti. La norma vale solo per il triennio 2018/2020, nel corso dei quali le aziende potranno mettere in cantiere piani di esubero per il prepensionamento dei lavoratori in possesso dei requisiti per ottenere la pensione (vecchiaia o anticipata) entro i successivi sette anni, anziché quattro come previsto oggi. Il prepensionamento è una possibilità già prevista dalla legge Fornero del lavoro. Si tratta di una leva per alleggerire il costo del lavoro aziendale il cui prezzo è però totalmente a carico... SE VUOI CONTINUARE A LEGGERE CLICCA QUI

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