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Il piano di ristrutturazione di Mps: 5.500 esuberi e 600 filiali da chiudere

Mps

Katia Perrini
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Il Piano di Ristrutturazione di Mps prevede un ridimensionamento delle strutture organizzative che porterà ad una riduzione di circa 5.500 lavoratori entro il 2021. Lo segnala una nota diffusa dalla banca, nella quale si precisa che 4.800 uscite avverranno attraverso l'attivazione del Fondo di Solidarietà, 450 saranno legate alla cessione o chiusura di attività e 750 deriveranno da turnover fisiologico. Le nuove assunzioni saranno invece 500. Il Piano di Ristrutturazione 2017-2021 del Monte dei Paschi di Siena prevede il raggiungimento al 2021 di un utile netto superiore a 1,2 miliardi di euro, con un Roe pari al 10,7%. "Il rilancio del business commerciale - segnala Mps - si concentrerà sulla clientela Retail e Small Business, facendo ricorso ad un modello di servizio maggiormente semplificato, caratterizzato da un elevato livello di digitalizzazione".  Il nuovo modello operativo, inoltre, si focalizzerà su una "maggiore efficienza", con una riduzione delle filiali dalle 2 mila del 2016 alle circa 1.400 previste al 2021 e una riduzione di circa 5.500 unità del personale. Le spese amministrative, infine, scenderanno nell'arco di piano del 26% a meno di 600 milioni di euro. "Sarà un processo lento e non potrebbe essere diversamente, non ci saranno cambiamenti immediati. Ma è un percorso che è stato intrapreso". Così Marco Morelli, amministratore delegato di Monte dei Paschi, presentando in conference call il Piano di Ristrutturazione 2017-2021 dell'istituto di credito, approvato ieri pomeriggio dalla Commissione Ue. Il manager ha parlato di un "negoziato lungo, difficoltoso e oneroso con tutta una serie di organismi e autorità". "Stiamo negoziando con Consob le procedure e tempistiche per la riammissione ai listini", ha aggiunto Morelli.

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