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Vivendi sale al 20% di Mediaset Berlusconi attacca: "Opa ostile ci difenderemo"

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Non si ferma la scalata di Vivendi a Mediaset. Il gruppo francese ha lanciato il suo assalto al Biscione e, nel giro di pochi giorni, è passato dal 3% al 12,3% e, oggi, al 20%. Una percentuale che li trasforma a tutti gli effetti nel secondo azionista dopo Silvio Berlusconi. Ed è proprio il Cav a commentare, con durezza, le mosse del suo vecchio amico Vincent Bollorè: "L'acquisto di azioni Mediaset da parte di Vivendi, non concordato preventivamente con Fininvest, non può essere considerato altro che un'operazione ostile. C'è la compattezza più assoluta della famiglia che non vuole che qualcuno provi a ridimensionare il nostro ruolo di imprenditori". L'ex premier smentisce nettamente le voci che parlano di un suo patto col presidente di Vivendi e sottolinea che Fininvest, salita a sua volta ieri dal 34,7% al 39,7%, è pronta ad aumentare ancora la propria partecipazione nei limiti consentiti dalla legge. Tuttavia la holding della famiglia Berlusconi rischia di avere le mani legate, perché oltre la soglia del 40% scatterebbe l'obbligo di Opa sul resto del capitale.  Nel frattempo la procura di Milano ha aperto un'indagine per aggiottaggio sugli acquisti del gruppo francese. E sulla vicenda è intervenuto anche il ministro dello Sviluppo economico, Carlo Calenda: "Il Governo monitorerà con attenzione l'evolversi della situazione. Non sembra davvero che quello che potrebbe apparire come un tentativo, del tutto inaspettato, di scalata ostile a uno dei più grandi gruppi media italiani, sia il modo più appropriato di procedere per rafforzare la propria presenza in Italia".

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