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Scandalo Volkswagen, gli Usa indagano anche su altri marchi

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Sotto la lente delle autorità americane una ventina di modelli di Bmw, Chrysler, General Motors, Land Rover e Mercedes Benz LEGGI ANCHE L'Antitrust apre un'istruttoria su Volkswagen

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Le autorità americane estendono l'indagine sulle emissioni diesel partite con Volkswagen ad altri marchi. Il Financial Times sottolinea che l'indagine riguarderebbe una ventina di modelli di Bmw, Chrysler, General Motors, Land Rover e Mercedes Benz. L'agenzia per la Protezione Ambientale americana, l'Epa, sta indagando per accertare se ci siano altri dispositivi difettosi che riducono le missioni durante i test su almeno 28 modelli. L'indagine punta a determinare se Volkswagen sia stata l'unica ad aggirare i test o se la pratica sia più diffusa nell'industria automobilistica. I test dell'Epa saranno condotti su un'auto usata di ogni modello e se ci fossero sospetti si partirebbe con un'indagine a tappeto. Le auto usate saranno di proprietà di società di autonoleggio o saranno prese in prestito da proprietari identificati in base ai dtai sulle immatricolazioni. I numerei su scala mondiale È la Germania - con 2,8 milioni di vetture coinvolte - il paese con la quota maggiore di veicoli del gruppo Volkswagen dotati di software civetta, che dovrannno essere richiamati e modificiati. Ma l'elenco dei paesi dove sono state vendute le 11 milioni di unità coinvolte è lungo e in molti di questi sono già partite iniziative da parte di governo e magistratura. Dopo la Germania il numero più alto di auto truccate è in Gran Bretagna (1,2 milioni), seguita da Francia (950mila), Spagna (680mila), Italia (650mila), Belgio (500mila), Stati Uniti (482mila), Austria (363mila) e Svezia (225mila).  Italia In Italia il ministro dei Trasporti Graziano Delrio ha confermato che i veicoli Volkswagen con dispositivo irregolare sulle emissioni inquinanti saranno richiamati e ha anticipato controlli a campione su 1000 vetture diesel. La procura di Torino ha aperto un'inchiesta contro ignoti per frode in commercio e disastro ambientale mentre l'Antitrust ha deciso di avviare un procedimento istruttorio per verificare una eventuale pratica commerciale scorretta.  Germania In Germania, una commissione nominata dal ministero dei Trasporti e dall'Autorità federale per i trasporti ha invitato Volkswagen a sottoporre entro il 7 ottobre un piano d'azione vincolante per riportare le vetture coinvolte entro i limiti di emissioni. La procura di Stato a Braunschweig, inoltre, indaga sulle accuse di frode nella vendita dei veicoli con i dati truccati.  Francia Il sistema di giustizia francese sta portando avanti le prime indagini; sono previsti controlli a campione su 100 veicoli e si ipotizza la la richiesta di restituire i sussidi statali.  Belgio e Svizzera In Belgio l'importatore Volkswagen ha ritirato 3200 automobili, mentre la Svizzera ha bloccato sia la vendita che le immatricolazioni di veicoli importati per i modelli diesel del gruppo Vw coinvolti nello scandalo.  Usa Negli Stati Uniti Michael Horn, Ceo di Volkswagen Usa, parlerà del caso dieselgate al Congresso l'8 ottobre. Una class action è in corso, e l'Agenzia per la protezione ambientale statunitense (Epa) minaccia una multa fino a 18 miliardi di dollari per la casa automobilistica. Australia In Australia, il governo ha chiesto chiarimenti sulla vendita di auto diesel nel Paese.  Svezia In Svezia intanto il governo sta valutando una multa a VW pari alla quantità di emissioni realmente emessa dai veicoli immatricolati.  Corea del Sud Infine in Corea del Sud sono in corso verifiche sulle emissioni delle auto Euro 6.

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