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Condono edilizio, il governo pronto alla proroga

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È questa la più importante novità contenuta nella comunicazione della Presidenza del Consiglio che ha ritirato la richiesta di sospensiva delle leggi regionali di Friuli Venezia Giulia, Toscana e Marche che, di fatto vanificavano la legge statale sul condono edilizio. Le richieste di sospensiva dovranno essere prese in esame dalla Consulta domani in Camera di consiglio. Nel ritirare la richiesta di sospensione delle leggi regionali, l' Avvocatura dello Stato sottolinea che «poichè il Governo intende prorogare il termine del 31 marzo, il pregiudizio arrecato medio tempore» dalle leggi regionali impugnate «appare per il momento non irreparabile». La Presidenza del Consiglio, sempre attraverso l' Avvocatura Generale dello Stato, auspica allo stesso tempo «che le Regioni facciano altrettanto, ritirando la richiesta di sospensiva» della legge statale sul condono edilizio. Mercoledì prossimo, infatti, la Corte Costituzionale, sempre in camera di consiglio, dovrà decidere anche se sospendere o meno il condono edilizio voluto dal Governo sulla base delle richieste presentate da Campania, Marche, Emilia Romagna e Toscana. La Corte Costituzionale ha comunque già fissato per l'11 maggio prossimo l'udienza pubblica nel corso della quale verrà discussa, nel merito, la legittimità o meno della legge sul condono edilizio. E l'opposizione parte all'attacco. Secondo i Ds la proroga dimostra che l'operazione condono va male.

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