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Secondary ticketing, il concerto di Vasco a rischio sospensione

Vasco Rossi

Silvia Sfregola
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Ormai manca pochissimo, poco più di una settimana, al concerto-evento che ha battuto il record mondiale di biglietti venduti per una sola data. Al Modena Park, per ascoltare e vedere Vasco Rossi, ci saranno 220 mila paganti. E nell'attesa del concerto, per il quale già diversi fan del rocker di Zocca sono accampati nella zona, è esplosa la polemica. Dopo i grandi sforzi da parte di Vasco e del suo staff nella lotta al secondary ticketing, pare che, ancora una volta, il bagarinaggio stia vincendo. Il Codacons, attraverso un'indagine, ha reperito sui siti secondari biglietti per l'evento a prezzi astronomici ed ha presentato denuncia. Sulle piattaforme i biglietti vengono vendute a cifre che arrivano fino ai 2.634 euro per il settore Pit1, cioè con un rincaro del 3.400% rispetto ai 75 euro di costo originario. Per questo motivo l'associazione dei consumatori si è rivolta alla Procura di Milano chiedendo il sequestro urgente dei siti di secondary ticketing e di procedere per le "fattispecie penalmente rilevanti, dal reato di truffa aggravata al reato di aggiotaggio, al reato di truffa informatica, a quello di sostituzione di persona, al reato di cui all'art. 513 c.p. turbata libertà dell'industria o del commercio" e di "disporre il sequestro preventivo e l'oscuramento di tutti i siti web che verranno identificati come responsabili di speculare sui biglietti di concerti e spettacoli, alterando il mercato e dopando le tariffe a danno di tutta la collettività, poiché la loro libera fruibilità aggraverebbe e protrarrebbe le conseguenze dei reati commessi ovvero agevolerebbe la commissione di altri reati". Il Codacons è arrivato addirittura a chiedere al prefetto di Modena di valutare una sospensione dell'evento. Una soluzione decisamente non auspicabile per chi invece ha acquistato il biglietto al giusto prezzo e vuole godersi una giornata di musica. Di certo è che ormai sembra che il bagarinaggio on-line sia un fenomeno difficile da sradicare, anche se a mettersi in prima linea sono gli artisti stessi.

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