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Dalla musica jazz a quella classica, riecco il Festival Pontino

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Paola Pariset
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Torna per la 53° volta il Festival Pontino (30 giugno - 31 luglio prossimi), nei più bei siti del Lazio, area pontina, ancora rorido dei climi petrassiani – il grande Petrassi ne fu direttore artistico nei primi anni – e della passione per la musica dei Caetani, specie del nobile Roffredo che fondò il Festival. Presidente oggi della Fondazione del Campus Interazionale di Latina, che sostiene il Festival, è Elisa Cerocchi, i cui genitori tanto hanno fatto per decenni a sostegno e sviluppo del Pontino. Così nel bellissimo Castello Caetani di Sermoneta, nel Palazzo Comunale di Latina (dove la Banda della Marina Militare aprirà il Festival il 30 giugno), a Fossanova presso la celebre Abbazia protogotica, e quest'anno nell'Oasi di Pantanello entro il meraviglioso Giardino di Ninfa, e in altri siti laziali, la gloriosa Istituzione pontina prenderà il via. Molti i pianisti (Andrea Rebaudengo, Emanuele Torquati, l'attesissima georgiana Elissò Virsaladze, Antonello Maio), e molta la musica contemporanea (in prima assoluta un brano di Ivan Fedele e uno di Maël Bally, indi una creazione di Asperghis, una novità di Comitini, Solbiati, Sciarrino, Bussotti, “Zodiac” di Marcello Panni, Morricone, Alberti). Fra i gruppi musicali il celebre Ars Ludi Ensemble, l'Orchestra di Padova e del Veneto di Marco Angius, lo Ialsax Quartet di Gianni Oddi, il Trio Roma Classica: ma la grande novità è la creazione di un'Orchestra Nazionale dei Licei Musicali Italiani, il cui primo nucleo tratto da 24 licei si esibirà nel Castello Caetani, diretto da Francesco Li Peri. L'anno prossimo l'Orchestra raggiungerà i 100 elementi ed un Coro di altrettanti cantanti. Molti i giovani artisti del Campus in scena, perché molte sono le scuole e le iniziative da cui fioriscono i tanti giovani artisti.

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