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"Finito l'impero americano"

Susan Sarandon

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Il premio Oscar Susan Sarandon è sbarcata nella Capitale come madrina del Terra di Siena Film Festival (1 - 5 ottobre) dove verrà proiettata la copia restaurata (a cura della 20th Century Fox) del cult «Thelma & Louise» di Ridley Scott. Ad aprire il festival - diretto da Maria Pia Corbelli - il film su Aroldo Tieri e Giuliana Lojodice, «Buonasera Aroldo, Buonasera Giuliana» di Anna Testa, oltre agli incontri con autori, come Aureliano Amidei. Vestita con un abito fantasia e accompagnata dal suo inseparabile toyboy, il regista 30enne Jonathan Bricklin, la 64enne diva americana è stata accolta dalla signora Maria Merra e dalla contessa Spalletti Trivelli nella sua antica residenza romana. "In Usa siamo ormai agli ultimi giorni dell'impero, lo leggeremo presto sui giornali - ha esordito la bella attrice di origine italiana convinta che le speranze per il futuro dell'America potranno arrivare solo dal basso - Non ci sono più soldi per l'educazione e le infrastrutture, il sistema economico sta collassando e gli States non possono continuare a vivere grazie al sostegno del debito da parte della Cina. Ci sono persone che stanno perdendo la casa, io continuo a sperare che venga il meglio, ma non ci credo più tanto. Stanno scomparendo i sindacati e la classe lavoratrice sta perdendo sempre più la sua rappresentanza. Aumenta il divario tra ricchi e poveri, mentre repubblicani e democratici tendono ad assottigliarsi troppo per essere davvero credibili. Certo, prima o poi, ci dovrà essere un cambiamento, ma non so se riuscirò a vederlo nella mia vita. Tutta questa situazionoe non potrà di sicuro essere cambiata dal basso: chi ha il potere non lo lascia volentieri, ma ci sono cose, come Internet, da cui ci possiamo aspettare di più, proprio come è già accaduto nel Midwest". Rievocando il suo film cult del 1991, «Thelma & Louise», incentrato sulle libertà e le ribellioni femminili, Sarandon ha detto poi che quel film dimostrava un elemento inconfutabile: «Le donne non hanno molta scelta contro la violenza, quella voleva essere solo una pellicola per le donne, non una storia sulla vendetta. In "Thelma & Louise" è come se le donne si chiedessero il perché queste cose succedono e perché gli uomini si comportano male con le donne». Alla domanda se prima o poi le piacerebbe vivere in Italia, Susan Sarandon (la cui mamma si chiama Lenora Marie Criscione) ha poi risposto che l'idea è spesso presente nella sua testa: «Amo l'Italia, mia madre era di origini italiane e anche il padre di mia figlia, Franco Amurri, è italiano. Se c'è un posto in cui vorrei vivere, oltre agli Stati Uniti, è l'Italia. Ma intanto aspetto di vedere che fine farà Berlusconi...». Sarandon la prossima settimana tornerà in Usa per iniziare le riprese del prossimo film di Robert Redford tratto dal romanzo di Neil Gordon «The Company You Keep». La star sarà affiancata da altre dive del calibro di Julie Christie e Richard Jenkins. Il film, la cui sceneggiatura è firmata da Lem Dobbs, vede come protagonisti un giornalista e un fuggiasco dell'era vietnamita ricercato per omicidio in seguito ad una rapina del 1979. Redford vestirà i panni del fuggiasco, vissuto da nomade per le strade americane, mentre il giovane Shia LaBeouf avrà il volto del reporter.

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