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Il giallo che fa riaprire il caso Pasolini

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Losostiene il libro di Gianni D'Elia, «Il petrolio delle stragi». Una «bomba» che ha fatto riaprire il caso Pasolini, quel delitto, all'idroscalo di Ostia, nella notte tra 1 e 2 novembre 1975, che sempre meno pare la storiaccia di un ragazzo di vita, Pelosi, che si ribella ad avances omosessuali. Dunque, Pasolini fatto fuori in un complotto perché sapeva com'era andata il 27 ottobre 1962, quando cadde l'aereo del presidente dell'Eni. Lo voleva scrivere in «Petrolio», il libro su Eugenio Cefis, successore di Mattei (fondatore della Loggia P2, prima di Gelli, secondo una nota dei servizi). Sul giornalista dell'Ora, svanito nel nulla nel settembre 1970, D'Elia annota: «Anche la scomparsa di De Mauro deve rimanere un mistero, perché la sua risoluzione minaccia di chiarire, a ritroso, il segreto della morte di Mattei». Li. Lom.

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