Cerca
Logo
Cerca
Edicola digitale
+

È tempesta in Portogallo, dopo che un tribunale di Lisbona ...

default_image

  • a
  • a
  • a

Una decisione senza precedenti, che chiama in causa una tradizione plurisecolare in Portogallo. Gli animalisti del movimento Associacao Animal che militano per l'abolizione della tourada, e che avevano chiesto alla giustizia di vietarne la trasmissione da parte della tv pubblica Rtp nelle ore in cui anche i più giovani sono davanti al piccolo schermo, esultano e ritengono che la sentenza farà giurisprudenza. I «toureiros» - i toreri portoghesi - sono invece in rivolta. Il Sindicato Nacional dos Toureiros Portugueses ha tuonato contro la sentenza, riferisce il «Diario de Noticias», affermando che «in nome della buona formazione dei nostri bambini e dei nostri adolescenti, degli argomenti offensivi e di mala fede appannino il coraggio, l'arte, l'abilità tecnica e la tradizione che sono alla base della tauromachia». I toreri portoghesi sono tanto più perplessi che la tourada lusitana, in realtà molto diversa e molto meno cruenta di quella spagnola, venga chiamata in causa, mentre a quella praticata dai cugini iberici continua a spopolare su tutte le tv della Spagna. Da ormai due secoli in Portogallo i toro non vengono più uccisi al termine dello spettacolo. I toreri portoghesi affrontano il toro a cavallo. Devono essere abilissimi cavallerizzi. Uomo e destriero sono impegnati in una sofisticata danza davanti al toro, le cui corna sono coperte da guaine di cuoio per non ferire il cavallo. La tourada si conclude non con la morte del toro ma con la sua immobilizzazione da parte di un gruppo di giovani a mani nude, i «forcados», uno dei quali deve riuscire a issarsi a cavalcioni sulla testa dell'animale aggrappandosi alle corna. Spesso però finisce sotto gli zoccoli del toro. Per molti portoghesi i forcados sono un esempio di coraggio. Toreri e difensori della tourada annunciano battaglia. Con loro si è schierato l'eurodeputato Josè Ribeiro. La sentenza, ha accusato, è un fatto «gravissimo, deplorevole, irresponsabile».

Dai blog