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OSPITE DI BONOLIS

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D'Alessio senza freni si difende e attacca su musica e politica al «Senso della vita»

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Gigi D'Alessio, protagonista della Fotointervista de «Il senso della Vita», in onda questa sera alle 23.30 circa, si racconta a Paolo Bonolis in una puntata all'insegna della musica in vista del Capodanno. «Sono rimasto molto male quando Pino Daniele, nato a venti metri da casa mia, dopo che ho fatto il concerto in piazza del Plebiscito, ha detto: "Sono deluso che Bassolino abbia abbracciato D'Alessio". Questo mi ha ferito prima come napoletano e poi perchè ho sempre detto che Pino Daniele è un grande artista, è stato un grande insegnante. Purtroppo per lui, oggi le cose sono un pò cambiate: facciamo parte della stessa casa discografica e, forse, io vendo qualche disco più di lui, ma questo non significa che debba parlare male di me sui giornali», dice D'Alessio e per chiudere la polemica, lancia un monito: «Invece di parlare male di me, fai la musica, quella che hai sempre saputo fare, concentrati sui dischi e forse continuerai a vendere delle copie in più». Alla vista della foto di Antonio Bassolino e del sindaco di Napoli, Rosa Russo Jervolino, il cantante chiarisce una volta per tutte di non appartenere a nessuno schieramento politico: «Mi hanno sempre etichettato come un cantante di destra perchè sono amico di Francesco Storace, o perchè ho conosciuto il presidente Berlusconi. Ma conosco anche Bassolino e la Jervolino, con i quali però non è che ci siamo frequentati tanto. Tutti i concerti più importanti che si facevano, soprattutto nel periodo di Capodanno, io non venivo mai chiamato. Poi il 19 settembre del 2000 decisi di fare il concerto in piazza del Plebiscito. Ebbi solo la piazza, senza contributi e riuscii con le mie forze a portare 200 mila persone». E sul rapporto con il ministro della Salute, rivela: «Sono contento di essere amico di Storace, quando ho avuto bisogno di un ospedale per mio padre, lui me ne ha consigliato uno importante. E da lì è nata l'amicizia». D'Alessio si toglie anche un sassolino dalla scarpa contro chi in questi anni lo ha definito un cantante circoscritto al territorio napoletano. «La Lega ha detto: "Ma come, fate cantare un napoletano a Milano?". Ma perchè - replica D'Alessio - non ci sono i cantanti milanesi che vengono al Sud?».

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