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Licenziata l'insegnante che augurava la morte ai poliziotti

Durante un corteo contro CasaPound a Torino. E il sindacato annuncia battaglia

Davide Di Santo
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Licenziata. Si è concluso così, dal punto di vista amministrativo, con un decreto dell'Ufficio scolastico regionale del Piemonte del 7 giugno il caso di Lavinia Flavia Cassaro, la maestra che il 22 febbraio scorso aveva inveito contro le forze dell'ordine durante una manifestazione contro CasaPound. Per Cassaro è stato decretato il licenziamento con decorrenza dal primo marzo 2018. Lo rende noto il coordinatore nazionale del Cub Scuola Università Ricerca, Cosimo Scarinzi, che sottolinea che il Cub "continuerà a garantire la piena difesa di Lavinia Cassaro sia in sede legale che mediante l'azione sindacale". Era stato lo stesso Ufficio scolastico regionale del Piemonte a proporre il licenziamento per l'insegnante per la "grave condotta" tenuta durante una manifestazione antifascista per protestare nei confronti di CasaPound che stava tenendo un comizio in un albergo del centro di Torino. La maestra inoltre è indagata dalla procura per istigazione a delinquere, oltraggio a pubblico ufficiale e minacce. Durante il corteo venne ripresa dalle telecamere mentre insultava i poliziotti e augurava loro la morte. "Pare evidente che se Lavinia non fosse stata intercettata da giornalisti affamati di notizie e se, subito dopo, il premier della 'Buona scuola' non avesse ceduto alla tentazione di individuare una 'cattiva maestra', il caso Cassaro non ci sarebbe mai stato", aggiunge il sindacalista.

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