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Addio ai lavoratori, in piazza soltanto immigrati

Gli italiani disertano i cortei: sfilano (come ormai a tutti gli eventi di sinistra) gli stranieri

Pietro Grimaldi
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Gli italiani tendono a lagnarsi, a rifiutare determinate professioni, quasi sempre pretendono posti di livello e salari elevati, a volte anche oltre la loro preparazione, spesso aspettando la biblica manna dal cielo. Il risultato è che alcuni settori sono oramai appannaggio della popolazione immigrata. Lo mise già nero su bianco l'Istat la scorsa estate: la percentuale di chi ha un lavoro era più alta tra la popolazione straniera (con il 59,7%) che tra le famiglie italiane, ferme al 56,9%. Il divario era ancora maggiore tra gli uomini: con il 71,7%, di occupati e gli italiani al 65,7%, mentre le donne impiegate sono rispettivamente il 49,3% e il 48,1%. Tradotto in tasse: dal 2010 al 2016 il gettito Irpef degli stranieri è aumentato del 13,4%, mentre il gettito degli italiani è diminuito dell'1,6%. Allargando poi lo sguardo all'ultimo decennio, tra il 2005 e il 2015, i dati assoluti Istat hanno rivelato che gli stranieri che han- no trovato un impiego sono aumentati di... SE VUOI CONTINUARE A LEGGERE CLICCA QUI

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