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Firenze, tenta il suicidio per difficoltà economiche. Gli manca il coraggio e spara a caso per finire in carcere

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L'uomo è stato bloccato da una pattuglia dell'esercito

Daniela Cursi
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Voleva uccidersi. Per farlo si era recato stamattina sul ponte Vespucci con una pistola in mano. Roberto Pirrone, 65 anni, aveva lasciato anche una lettera d'addio alla figlia ma alla fine non ce l'ha fatta a togliersi la vita. Da qui, il piano B: uccidere qualcuno per finire in carcere e non gravare più sulla famiglia. Si è guardato intorno e dopo aver desistito di fronte a una famiglia con bambini, ha puntato l'arma - una beretta regolarmente detenuta - contro il senegalese Idy Diene, 54 anni. L'uomo, raggiunto da sei colpi di pistola, è morto sul colpo poco prima delle 12. Una pattuglia dell'Esercito, formata da paracadutisti della Folgore e impiegata nell'operazione Strade sicure a Firenze ha prontamente bloccato Pirrone, per portarlo in questura. Sul posto, subito dopo i soccorsi, è arrivato il pm Giuseppe Ledda. Sembra che Pirrone, non del tutto lucido, abbia confermato la volontà di suicidarsi per questioni economiche. 

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