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Omicidio Macerata, la mamma di Pamela Mastropietro chiede giustizia: "Deve morire..."

Pamela Mastropietro con la mamma Alessandra Verni

Valeria Di Corrado e Silvia Mancinelli
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«Voglio giustizia. Ma una giustizia vera, esemplare. Mia figlia era tutto, il mio amore, la mia vita. Nessuno potrà restituirmela, ma se la pena non sarà adeguata alla brutalità usata per uccidere Pamela, allora è tutto più inaccettabile. Ingiusto, terribile». Alessandra Verni, mamma della diciottenne trovata a pezzi nei due trolley a Pollenza, è una donna alla quale è rimasto solo un filo di voce per chiedere che l'assassino di sua figlia paghi senza sconti. Arriva all'obitorio dell'ospedale di Macerata alle 10 di un giorno senza sonno. Ha viaggiato per tre ore da Roma e, scortata dai carabinieri, si nasconde dentro al cappuccio di un piumino nero troppo grande. Non è più bionda e sorridente come nelle foto del suo profilo Facebook o in quelle insieme alla sua Pamela, ha scurito i capelli che ora calzano molli sul suo volto stanco, provato dalla ricerca disperata prima e dalla tragedia poi. Quando riesce finalmente a vedere la figlia, ha solo una faccia bianca come il lenzuolo che copre il nulla. Non ci sono braccia da toccare, mani da stringere. E allora Alessandra non si ferma che pochi minuti, e quando si siede nel corridoio asettico sprofonda con la testa tra le mani, in un pianto senza più... SE VUOI CONTINUARE A LEGGERE CLICCA QUI

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