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Meteo, ottobrata fino a mercoledì: poi arriva la perturbazione

Silvia Sfregola
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La cosiddetta "ottobrata" proseguirà a fino a mercoledì con assenza di piogge, siccità e clima eccezionalmente mite con punte fino a 26-27 gradi. Tra giovedì e venerdì arriverà la perturbazione numero 4 di ottobre. Situazione allarmante in pianura padana per quanto riguarda lo smog. "Fino a mercoledì, la circolazione atmosferica sarà tale da non consentire il passaggio di perturbazioni in grado di raggiungere il Mediterraneo e l'Europa centro-orientale, con la conseguente sostanziale assenza di precipitazioni su almeno metà del continente compresa anche l'Italia. La causa - affermano i meteorologi del Centro Epson Meteo - è una vasta e robusta area anticiclonica di matrice sub-tropicale estesa dal Nord Africa fino al Baltico meridionale e i Paesi dell'est. Lungo il suo margine occidentale in aperto Atlantico si muove l'uragano Ophelia che, dopo aver raggiunto lo stato di uragano di categoria 3 ed essersi avvicinato a circa 1000 km dalle coste portoghesi, ora risalirà verso nordest perdendo gradualmente le sue caratteristiche di ciclone tropicale a causa delle acque più fredde del Nord Atlantico: quando lunedì raggiungerà l'Irlanda l'uragano si sarà ormai trasformato in una pericolosa e violenta tempesta extra-tropicale con raffiche fino a 150-160 km/h lungo le coste meridionali del paese. Sull'Italia, quindi, insisteranno condizioni di tempo stabile e caldo fuori stagione, la cosiddetta "ottobrata". Fino a martedì lo zero termico si manterrà ancora insolitamente alto intorno ai 3800-4000 metri, come capita in estate. La stabilità atmosferica determinerà, oltre alla formazione di notte di un po' di nebbie, anche un ulteriore peggioramento della qualità dell'aria. Sembra ormai probabile che tra giovedì e venerdì una perturbazione atlantica, la numero 4 di ottobre, possa rompere il muro di alta pressione e riesca ad attraversare l'Italia". PREVISIONI PER LUNEDÌ Continua la fase di tempo stabile con prevalenza di cielo sereno in tutto il Paese. Da segnalare la presenza di nebbie nelle ore notturne e mattutine sulla Toscana settentrionale, sulle pianure del Nord di Lombardia, Veneto, Emilia, Friuli e lungo le coste adriatiche, anche fitte e dense su quelle venete. Nel pomeriggio da segnalare anche sottili velature al Sud. Temperature senza variazioni di rilievo, con punte fino a 26-27 gradi al Centro-Sud. Venti moderati da est nel Canale di Sardegna. PREVISIONI PER MARTEDÌ Nessun cambiamento di rilievo con il sole ancora protagonista, salvo un cielo leggermente velato da nubi alte e sottili, e di nuovo il rischio di nebbie presenti nelle ore notturne e del primo mattino in Toscana, sulle pianure tra Lombardia orientale e Nordest, lungo le coste dell'Adriatico settentrionale. Temperature stazionarie al Sud, in lieve calo al Centro-Nord: valori ancora oltre le medie stagionali. Venti moderati da est nel Canale di Sardegna. LA TENDENZA PER I GIORNI SUCCESSIVI Nella giornata di mercoledì ancora tempo anticiclonico con cielo sereno o, al più, temporaneamente velato, per il transito di nuvole ad alta quota. L'atmosfera ancora stabile potrà favorire nelle ore più fredde ancora la formazione di qualche nebbia, soprattutto sulle pianure del Nordest e lungo il litorale toscano. Clima ancora decisamente mite per la stagione: locali punte anche oltre 25 gradi. Primi segnali di cambiamento a iniziare da giovedì, quando l'alta pressione inizierà a indebolirsi e ad arretrare a causa dell'arrivo di una perturbazione atlantica. Le nuvole, quindi, tenderanno ad aumentare a iniziare dalle regioni più occidentali con le prime possibili piogge giovedì al Nordovest, nel settore ligure fino all'alta Toscana e sulla Sardegna occidentale. Venerdì possibile coinvolgimento anche dell'estremo Nordest e delle regioni tirreniche fino alla Campania. Le temperature, con l'aumento della nuvolosità, subiranno dei cali, ma con un clima nel complesso ancora mite. Si tratta di un'evoluzione caratterizzata da ancora margini di incertezza. SMOG: SITUAZIONE ALLARMANTE NELLE GRANDI CITTÀ DEL NORD Tra gli effetti estremamente negativi di quest'alta pressione a oltranza vi è il peggioramento della qualità dell'aria. Soprattutto nelle grandi città del Nord, in questi giorni continuano ad accumularsi sostanze inquinanti nei bassi strati dell'atmosfera. I livelli polveri sottili (PM10) sono sempre più alti e in molte località i valori sono già molto superiori alla soglia limite per la salute umana, fissata a 50 µg/m³. In particolare, nella giornata di ieri (sabato 14 ottobre) a Cremona sono stati registrati 98 µg/m³, a Rezzato (BS) 93 µg/m³, a Milano 91 µg/m³, a Pavia 68 µg/m³, a Treviso 62 µg/m³.

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