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Alternanza scuola-lavoro, gli studenti scendono in piazza: caos e tensione a Roma e Milano

La protesta degli studenti

Carlo Antini
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Studenti in corteo per le vie di Roma con la "tuta blu" da metalmeccanici al grido "Non siamo i vostri schiavi", lancio di uova contro le vetrine di McDonald's a Milano, ovunque cori, striscioni e qualche tafferuglio: è andata in scena oggi la giornata dell'autunno caldo della scuola, che ha visto mobilitati in 70 città italiane i ragazzi delle secondarie superiori e gli universitari, uniti nelle varie organizzazioni della scuola, Rete della Conoscenza, Unione degli Studenti, Link coordinamento Università. Bersaglio della protesta, le modalità con cui viene applicata l'Alternanza scuola-lavoro negli istituti superiori: i giovani la contestano perché "non garantisce alcuna forma di apprendimento ma propone solo lavoro non retribuito». Anche gli universitari denunciano i «tirocini-sfruttamento» non attinenti al loro percorso di studi. L' Alternanza è una delle novità più rilevanti della legge 107 sulla Buona Scuola, è andata a regime in questo anno scolastico e coinvolge un milione e mezzo di studenti: per i liceali sono previste almeno 200 ore di esperienza presso aziende e imprese da realizzare nell'ultimo triennio di scuola. Negli istituti tecnici e professionali, dove la vocazione alle professioni è più spiccata, le ore da passare in Alternanza sono almeno 400. Nella capitale il corteo è partito dal piazzale davanti alla stazione Ostiense. Ci sono stati momenti di forte tensione in alcuni istituti perché un gruppo di militanti della formazione neofascista Lotta Studentesca ha minacciato e aggredito gli studenti che si stavano preparando a scendere in piazza a Ostiense. In una nota, la Rete degli Studenti di Roma e del Lazio ha denunciato che un rappresentante d'istituto è rimasto colpito in viso da uno striscione. Gli studenti, alcune migliaia, sono arrivati in corteo sotto alla sede del Miur tra fumogeni, cori antifascisti e richieste di "maggiore sicurezza" per gli edifici scolastici, anche visto l'ultimo episodio accaduto al liceo Virgilio, dove è crollata una parte del tetto. "Siamo studenti, non i vostri schiavi", uno dei cori scanditi a più riprese. "Oggi siamo in piazza per combattere il tipo di scuola creato dal governo Renzi, dal Partito Democratico e dall'Unione Europea - spiega uno studente -. Si tratta di un modello di scuola subordinato alle grandi imprese, infatti per l'Alternanza scuola-lavoro il governo sigla accordi con le multinazionali. Siamo contrari a tutto questo e vogliamo, come studenti, avere potere decisionale sulla mansione che andremo a svolgere". A Milano il corteo studentesco è partito questa mattina da largo Cairoli bloccando diverse strade del centro tra cui via Carducci e via De Amicis. Alcune scritte e macchie di colore sono comparse sul muro e sul marciapiede nei pressi della sede della Edison in Foro Buonaparte. Danneggiati con scritte e vernice anche un ufficio postale in via Carducci, un'agenzia interinale lungo il percorso, i muri della Darsena, lancio di uova contro un McDonald's. 

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