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Sms del terremoto, parla Pirozzi: "Ecco la verità su quei soldi. Amatrice non li ha mai visti"

Davide Di Santo
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Caro Direttore, approfitto del Tempo per spiegare e chiarire questa storia dei soldi collegati agli sms per il terremoto. Che non è una cosa di due giorni fa, in realtà. Perché della faccenda parlai già due mesi fa, quando uscì la notizia che i fondi degli sms erano stati impiegati per la ristrutturazione delle scuole di Rivodutri, Colle vecchio e Poggio Bustone. Era luglio: l'altro ieri ho solo ribadito un concetto già espresso, quindi. Ma vede, Direttore: devo rilevare come spesso l'informazione non sia esatta nel riferire le cose. Io non ho mai detto che quei soldi sono «spariti», come si fa a mettere in bocca a una persona cose che non ha detto? Ho detto, e lo ripeto, che dei soldi degli sms solidali ad Amatrice non è arrivato un centesimo, ed è la verità. Non ho accusato la Protezione Civile, che anzi ho sempre ringraziato per il lavoro svolto. Ho parlato di gestione scellerata dei soldi degli sms da parte dei «saggi», che devono chiedere scusa al popolo per non averne rispettato la volontà. Questo ho detto e questo ribadisco. Far passare un messaggio diverso da quello che una persona dice è un vecchio giochetto che non funziona più, non con me: sono sempre stato molto chiatro, non uso mezzi termini, credo che questo sia evidente a tutti. Sarò chiamato dal Procuratore della Repubblica, ci andrò e ripeterò quello che ho detto: è stata tradita la volontà popolare, che voleva aiutare le popolazioni colpite dal sisma... SE VUOI CONTINUARE A LEGGERE CLICCA QUI

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