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Bergamo, aspirante rifugiato violenta mediatrice nel centro profughi

La ragazza 26 anni massacrata di botte. Arrestato ventisettenne della Sierra Leone

Grazia Maria Coletti
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Aspirante rifugiato violenta una mediatrice culturale in un centro di accoglienza profughi in provincia di Bergamo e la massacra di botte. Arrestato un giovane di 27 anni della Sierra Leone, richiedente asilo, ha abusato di una giovane operatrice culturale di 26 anni a Fontanella, nella Bassa Bergamasca al confine con il Cremonese.  E' successo stamattina nella cascina Fenatica, che ospita i richiedenti asilo. Pochi giorni fa la frase choc dell'avvocatessa Carmen Di Genio, al convegno del Comune di Salerno: "Poveri migranti, non sanno che in Italia le donne non si violentano" pronunciata per dire che devono essere educati alla nostra cultura aveva suscitato bagarre e indignazione. Oggi una nuova violenza, anche se deve essere accertato se lo stupro sia stato consumato. Fatto sta che a dare tutte le informazioni sulla delicata vicenda è stato il procuratore Walter Mapelli. Stando alla ricostruzione dei fatti l'immigrato ha chiuso la giovane in un bagno della struttura per abusare di lei. La mediatrice culturale ha cercato di difendersi con tutte le sue forze ma l'aspirante rifugiato l'ha massacrata di botte arrivando a stringerla al collo. Per fortuna alle urla della ragazza sono intervenuti altri immigrati ospitati nel centro accoglienza che hanno sfondato a spallate la porta chiusa a chiave. L'aggressore però è riuscito a scappare lanciandosi da una finestra. E solo successivamente è stato arrestato dai carabinieri.

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