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Terremoto Ischia, geologi: allucinante morire per una scossa di magnitudo 4

Le case crollate a Ischia

Silvia Sfregola
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"In Italia si muore per un terremoto che in altre parti del mondo non desterebbe la minima preoccupazione". Montano le polemiche e le reazioni indignate dopo il sisma di magnitudo 4.0 che ha colpito l'isola di Ischia provocando 2 morti, 39 feriti e il crollo di decine di case. Vittime e macerie che geologi, ingegneri e urbanisti definiscono "allucinanti" per un terremoto dall'intensità non elevata, che non avrebbe dovuto provocare una simile devastazione. Poche ore dopo la scossa che alle 20.57 di lunedì ha colpito le isole flegree, il presidente del Consiglio nazionale dei geologi, Francesco Peduto, è intervenuto definendo "allucinante il fatto che si continui a morire per terremoti di questa entità". Quello che lascia più interdetti, ha detto il presidente Cng "è la mancanza di atti concreti per la prevenzione". "Il governo e il parlamento si assumano la responsabilità di decidere in proposito senza farsi distogliere da interessi e lobby", insiste Peduto. Gli fa eco il presidente dei geologi della Campania sottolineando che "non è normale che un terremoto 4.0 determini crolli di edifici ed evacuazioni di ospedali" e indica tra le cause "costruzioni fatiscenti, abusive e realizzate senza alcuna verifica sismica". Di "omicidio edilizio" parla il presidente del Consorzio nazionale ricostruzione ecologica, Claudio Del Medico Fasano, per cui la tragedia di Casamicciola è "l'ennesima dimostrazione dell'assoluta inconsistenza delle teorie riferite alle costruzioni antisismiche proposti da progettisti, distributori e imprese senza scrupoli". Una condanna senza mezzi termini è anche quella dell'urbanista Sandro Simoncini, per cui "al netto delle peculiarità geologiche di quel territorio, che rendono il sottosuolo particolarmente fragile, non si può non rimarcare come l'isola nel corso dei decenni sia stata sottoposta a una sistematica speculazione edilizia". "Si è costruito anche là dove leggi e buon senso non lo avrebbero permesso", spiega il docente alla Sapienza di Roma e presidente di Sogeea, "utilizzando materiali e tecniche di scarsa qualità e senza prevedere alcun accorgimento antisismico". Respingono tutte le accuse i sindaci dell'isola di Ischia, che in una nota "deplorano le notizie false relative a presunti danni e crolli" e negano l'esistenza di "connessioni tra l'evento sismico e i fenomeni legati all'abusivismo edilizio".

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