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Vaccini, il Consiglio di Stato: legittimo l'obbligo di profilassi per i bambini dell'asilo

Davide Di Santo
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È legittimo l'obbligo di vaccinazione introdotto dal Comune di Trieste per l'accesso ai servizi educativi comunali da 0 a 6 anni (nido, scuola materna, spazi gioco, servizi integrativi, sperimentali e ricreativi). Si è pronunciato così il Consiglio di Stato, oggi in sede cautelare, con l'ordinanza n.1662, decidendo sul ricorso di alcuni genitori, che contestavano la legittimità di tale obbligo sulla base del cosiddetto principio di precauzione, non avendo avuto dalle autorità sanitarie una completa informazione sul rapporto costi/benefici delle vaccinazioni (inclusa la possibilità di eseguire preventivi accertamenti sanitari per poter escludere il rischio di reazioni avverse). Obbligo di vaccinazione coerente con le norme Il Consiglio di Stato ha rigettato dunque la domanda cautelare dei ricorrenti, confermando la decisione assunta dal Tar Friuli Venezia Giulia, ed evidenziando come "l'obbligo di vaccinazione, oltre a essere coerente con il sistema normativo generale in materia sanitaria e con le esigenze di profilassi imposte dai cambiamenti in atto (minore copertura vaccinale in Europa e aumento dell'esposizione al contatto con soggetti provenienti da Paesi in cui anche malattie debellate in Europa sono ancora presenti), non si ponga in conflitto con i principi di precauzione e proporzionalità". Rischio e precauzioni In particolare, nell'ordinanza si rileva come "il principio di precauzione - secondo cui in presenza di un'alternativa che presenti un rischio per la salute umana non dimostrato ma neppure smentito dal sapere scientifico, il decisore pubblico deve optare per la soluzione che neutralizzi o minimizzi il rischio - in questo caso, opera a tutela della salute pubblica e in particolare della comunità in età prescolare, prevalendo sulle prerogative sottese alla responsabilità genitoriale".

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