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Spara e uccide l'uomo che investì la moglie. Poi lascia la pistola sulla tomba e chiama il 113

Fabio Di Lello e Roberta Smargiassi

Silvia Sfregola
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Voleva giustizia per la sua Roberta e, alla fine, se l'è fatta da solo. Fabio Di Lello ha ucciso con cinque colpi di pistola l'uomo che, a luglio scorso, investì la moglie uccidendola e poi, dopo qualche ora, si è costituito ai carabinieri. La tragedia si è consumata a Vasto in provincia di Chieti davanti al bar di viale Perth. Italo D'Elisa, il 21enne che l'estate scorsa ad un semaforo aveva investito con l'auto la moglie di Di Lello che viaggiava in scooter, aveva raggiunto il locale in bicicletta ed è stato freddato proprio mentre usciva dal bar. L'atleta del San Salvo e del Cupello non aveva accettato la morte della moglie e quel maledetto incidente: Roberta, che aveva sposato pochi mesi prima, era morta poco dopo il ricovero in ospedale. Inutili i soccorsi, aveva 34 anni. Da quel giorno Di Lello non è stato più lo stesso. Dopo la vendetta e la sparatoria aveva fatto perdere le proprie tracce ed era ricercato per l'omicidio. Prima di consegnarsi alle forze dell'ordine aveva chiamato un amico dicendogli che aveva ucciso l'assassino di sua moglie e annunciandogli che si stava recando al cimitero per salutare la sua amata Roberta. I carabinieri di Vasto, una volta arrivati al cimitero, avevano trovato solo una pistola semiautomatica in una busta di plastica lasciata sulla tomba della moglie. Lui si è costituito solo qualche ora più tardi presentandosi spontaneamente in caserma.

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