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Cadono le accuse sul "sequestro" di Lapo Elkann

Lapo Elkann

Davide Di Santo
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Il procuratore di New York ha deciso di lasciare cadere le accuse contro Lapo Elkann per aver simulato il proprio sequestro. La decisione è arrivata nel giorno della prima udienza nel tribunale di Manhattan del processo legato all'episodio dello scorso 29 novembre, quando il nipote di Gianni Agnelli venne arrestato e poi rilasciato dalla polizia di New York."La decisione di oggi mi rincuora e rinforza il sentimento di fiducia che da sempre ripongo nella giustizia americana", ha commentato il rampollo di Casa Agnelli che per la prima volta ammette di aver attraversato un momento difficile "che mi ha però dato il tempo e il silenzio necessari per riflettere su quanto è accaduto e soprattutto per rinforzare quello che voglio fare in futuro". La vicenda I fatti risalgono al novembre scorso quando Elkann era volato negli Stati Uniti per il Thanksgiving di giovedì 24 novembre e avrebbe passato due giorni con una escort transgender consumando alcol e droga a Manhattan. Una volta finiti i soldi, l'imprenditore, titolare della azienda di occhiali alla moda Italia Indipendent, avrebbe inscenato un rapimento per ottenere un riscatto dalla famiglia di 10 mila dollari. Dopo l'allarme, un rappresentante della famiglia si sarebbe rivolto alla polizia, che avrebbe organizzato un appuntamento per la consegna del denaro. Quando la coppia si è presentata per lo scambio, è stata fermata dagli agenti. Gli investigatori avrebbero accertato che l'idea era stata di Lapo, chiudendo il caso per la sua accompagnatrice, che i media hanno identificato come la trans Marie (vero nome Curtis McKinstry). All'imprenditore, 39 anni, è stata invece consegnata una citazione per comparire in tribunale. Il reato di falsa denuncia, secondo la legge americana, poteva comportare una pena compresa tra i due e i dieci anni di carcere. "L'ufficio del procuratore distrettuale ha condotto indagini approfondite ed esaustive e ha concluso che il mio cliente non ha agito in modo perseguibile penalmente" ha spiegato il legale di Lapo Elkann, Randy Zelin. Il rampollo di casa Agnelli e gli scandali "Ora - ha annunciato l'imprenditore 39enne - voglio proseguire il lavoro che ho fatto su di me in queste settimane, per raccogliere nuove energie e mettere una consapevolezza diversa nella mia vita e nel mio lavoro. Intendo sostenere le aziende cui ho dato vita e portare avanti i tanti progetti di collaborazione avviati con il massimo impegno". E conclude: "Prima di ogni altra cosa, però, voglio ringraziare tutti quelli che mi hanno dato segnali di amicizia: la mia famiglia, i miei collaboratori e soprattutto le moltissime persone che non conosco personalmente, ma che mi hanno aiutato con un gesto o una parola. La loro vicinanza è stata ed è importante: grazie!" Lapo Elkann non è nuovo a scandali. Basti ricordare quando, alla fine del 2005, venne salvato da una overdose di droga in un appartamento di Torino dopo una notte in compagnia di una transessuale di nome Patrizia.

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