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Maltempo, esondano i fiumi Allerta rossa in Piemonte e Liguria Un disperso

Katia Perrini
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I fiumi esondano a causa delle forti precipitazioni ed è allarme rosso in Piemonte e Liguria dove è stata disposta la chiusura di scuole e uffici. Ora si teme che si possa ripetere la terribile alluvione del '94. «La situazione è monitorata» e nel pomeriggio «si prevede il momento peggiore» che proseguirà fino a domani, ha detto Fabrizio Curcio, capo Protezione civile. Il fiume Tanaro ha superato il livello di guardia ed è esondato a Garessio, in provincia di Cuneo (GUARDA IL VIDEO). Curcio riferisce di essere in contatto sia con il presidente della Regione che con le prefetture ma al di là di questo «le strutture sono attivate già dall'emanazione dell'allerta rossa», sottolinea Curcio. Adesso «attendiamo che l'evento prosegua dopodiché faremo una valutazione rispetto ai danni o a quello che è accaduto». Intanto un uomo, un pescatore di 74 anni, risulta disperso nelle acque tra Chiavari e Lavagna nel tratto di mare davanti alla foce dell'Entella. L'uomo, un 74enne, era uscito ieri sera con la barca per pescare, non facendo più ritorno. Le ricerche guidate da vigili del fuoco e sommozzatori di Genova non hanno dato esito. Sul posto per controllare anche la scogliera gli uomini del comando di Chiavari e un elicottero di Genova con Capitaneria di Porto e Guardia Costiera. Le ricerche sono state sospese a causa del maltempo.  I FIUMI E LA VIABILITÀ In Piemonte, a causa di allagamenti provocati dalle condizioni meteo avverse delle ultime ore e dall'esondazione del fiume Tanaro, sono chiuse al traffico la strada statale 28 «del Colle di Nava» da Garessio in provincia di Cuneo fino al confine regionale con la Liguria tra i km 55,000 e 94,944 e la statale 490 «del Melogno» in località Bagnasco dove è stato istituito, in via precauzionale, il divieto di transito a tutte le categorie di veicoli in entrambe le direzioni al Km. 0+600 in corrispondenza del ponte sul fiume Tanaro. Sul posto è presente il personale Anas per la gestione della viabilità e la ripresa della normale circolazione appena le condizioni meteo lo consentiranno. Il traffico viene deviato temporaneamente sulla viabilità locale. Si registra inoltre un incremento dei livelli idrometrici del reticolo secondario del fiume Pellice, della Stura di Lanzo e del Chisone. E ancora dei Corsaglia, Mongia, Ellero con valori oltre il livello di guardia. In Liguria, Ad Albenga il torrente Arroscia ha rotto gli argini in alcuni punti, segnalati allagamenti tra Ortovero e Villanova d'Albenga. Nella provincia di Imperia ad Armo una frana ha invaso la provinciale causando l'interruzione per la viabilità. Nel savonese monitorati speciale il torrente Argentina. Il Bormida, oltre la soglia di piena straordinaria, ha rotto gli argini in diversi punti lontano da centri abitati ma provocando allagamenti tra Millesimo, Cairo Montenotte, Bardineto e Calizzano. Nell'imperiese chiusa la statale 28 del colle di Tenda per smottamenti.  IL PO Anche il livello idrometrico del fiume Po è salito di oltre un metro e mezzo in sole ventiquattro ore. È quanto emerge dal monitoraggio della Coldiretti a Piacenza dal quale si evidenzia come il rapido aumento del livello del principale fiume italiano sia significativo delle criticità in molti corsi d'acqua e torrenti con piene, esondazioni e frane. «Su un territorio fragile per il consumo di suolo si abbattono - sottolinea la Coldiretti - i cambiamenti climatici con le precipitazioni sempre più intense e frequenti con vere e proprie bombe d'acqua che il terreno non riesce ad assorbire. Il risultato - continua la Coldiretti - è che sono saliti a 7145 i comuni italiani, ovvero l'88,3% del totale, che sono a rischio frane e/o alluvioni», secondo le elaborazioni Coldiretti su dati Ispra.

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