10 Giugno 2013
India, i due marò
"In questo lungo periodo trascorso in India, tanti bocconi amari abbiamo dovuto e stiamo ancora ingoiando, ma con dignità e fierezza continueremo ad andare avanti finché Dio forza ci darà, rispettando questo Paese e dimostrando la nostra innocenza". E' quanto scrivono in un messaggio per il 152mo anniversario della Marina Militare, Massimiliano Latorre e Salvatore Girone, i due fucilieri del San Marco trattenuti in India con l'accusa di aver ucciso due pescatori scambiati per pirati. Latorre e Girone formulano i loro auguri al Capo di Stato maggiore della Marina, ammiraglio Giuseppe De Giorgi, "a tutti i nostri preziosi colleghe e colleghi", "al personale civile" e "a tutti i nostri fratelli della Brigata San Marco di cui sentiamo fortemente la mancanza".
"Ci conceda - proseguono i due marò - la possibilità di esprimere anche un affettuoso augurio a quelle persone che seppur non indossano le stellette rappresentano con dignità i valori del militare: le nostre famiglie". "Questo - concludono - è il secondo anno che ci vede trattenuti ingiustamente in India ma ciò non può toglierci la libertà di gioire e di sentire ancora più forte la fierezza dell'appartenenza alla Marina militare italiana, alle forze armate italiane, e l'essere italiani. Il nostro sangue è tricolore". Possa "il nostro abbraccio giungervi con la profonda gioia nel cuore per la festa della Marina ma con l'amarezza della nostra lontananza".
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