6 Maggio 2013
ROMA Un Consorzio nazionale e la previsione di una fattispecie di reato «ad hoc» per contrastare il fenomeno dei furti di rame: l'obiettivo è quello di fare fronte ad un problema rilevante in tutto il territorio nazionale, soprattutto quando ad essere colpite sono le reti dei principali fornitori di servizi come Enel, Telecom o Trenitalia. Da qui la decisione di dare un giro di vite alla tutela di questo bene e alla prevenzione, introducendo un reato «ad hoc» come deterrente. Un furto pericoloso anche per la collettività, perché mina o mette in discussione linee di comunicazione ferrovaria o telefonica, elettricità e altri asset strategici che sono alla base della sicurezza. Senza contare i danni all'economia, perché il rame è rubato da organizzazioni specializzate, viene fuso e rimesso sul mercato. L'andamento nazionale dei furti di rame, nel 2012, si è attestato su valori di poco superiori a 19.600. Lazio, Sicilia, Emilia Romagna, Toscana, Veneto e Calabria, subiscono più furti ma hanno più denunciati o arrestati.
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