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L'Unità e il tweet vergogna di Colletti

Carlantonio Solimene
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«La vera novità è che pare ci fossero dei giornalisti nella redazione de l'Unità». Con questo tweet assai poco elegante il deputato grillino Andrea Colletti ha commentato i possibili licenziamenti collettivi ai danni dei redattori del quotidiano fondato da Gramsci. Ecco, si può condividere o meno con la linea editoriale di un organo di stampa. Il MoVimento 5 Stelle ha tutte le ragioni per sentirsi “maltrattato” dall'Unità, talvolta ai limiti della querela. Così come si potrebbe discutere per ore della crisi dei quotidiani provocata anche dagli errori della categoria dei giornalisti. In particolare per quanto riguarda i giornali di partito. Ma irridere lavoratori che presto potrebbero ritrovarsi in mezzo a una strada senza neanche ammortizzatori sociali è un atteggiamento che un rappresentante del popolo non dovrebbe mai permettersi. Specie se si tratta di un deputato, Colletti, che non ha conosciuto il dramma della disoccupazione anche grazie al fatto di poter esercitare la professione di avvocato nello studio di famiglia. A meno che il grillino non abbia voluto uniformarsi a quel Poletti di cui ha chiesto le dimissioni per un analogo inciampo sui giovani italiani trasferitisi all'estero. Il ministro, almeno, ha chiesto scusa. Lo faccia anche Colletti. Altrimenti, ancora una volta, il M5S dimostrerà di predicare bene e razzolare male.

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